«Confesso e ufficializzo la cessione di Sneijder». Ma è solo una battuta quella del direttore sportivo Marco Branca. Almeno questo si augurano i tifosi. Anche se Gian Piero Gasperini pochi minuti prima aveva lasciato intendere come in realtà fosse tutto in sospeso: «Sneijder è un grande giocatore, è indubbio, ma anticipare cosa succederà nei prossimi 50 giorni di mercato è difficile - ha risposto il 15° allenatore dellera Moratti -. Io vorrei tenerli tutti ma due anni fa con la cessione di Ibrahimovic, il presidente fece unInter ancora più forte». Al termine di questa sua risposta nel giorno della sua presentazione ufficiale, il commento è stato unanime: Sneijder parte.
Capo nuovo, scopa nuova. Ma nessuno ha avuto il cattivo gusto di chiedergli quanto possa contare una scopa con la data di scadenza sul retro. Non è facile fare subito colpo a Milano, Mou non fa testo, un minuto e mezzo dopo la nomina di Allegri al Milan, i bookie lo davano primo esonero della A. Comunque Gasperini ha ripetuto una decina di volte di non sentirsi affatto preoccupato, dando la sensazione che lo fosse. Sorriso, con risposte caute e sensate ha scansato i predecessori: «Da tutti ho qualcosa da imparare, ma ci sono anche cose da non ripetere», e su Mourinho ha precisato: «Un allenatore che stimo. Un totem? LInter ne ha avuti tanti». Ma lo spirito aleggia e non basta far sparire le foto dalla residenza. Così il signor Piero porterà novità, o almeno ci si aspetta una squadra meno prevedibile, e lui conferma: «Ovviamente ho già unidea di come sarà la mia Inter. Difesa a tre? Ho bisogno di giocatori duttili, non mi soffermerei sui numeri, è unopzione, Udinese e Napoli hanno ottenuto discreti successi con questa formula». Questa volta ha avuto lui il buon gusto di non infilarci il Genoa. È scivolato solo quando ha anticipato che potrebbe riproporne il gioco: «Ma con una rosa qualitativamente migliore. Qui ho una squadra già forte che peraltro viene da una stagione non esaltante». A questo punto gli sono arrivate un paio di sciabolate riassuntive: scusi mister, lei è nel club campione del mondo... «Sì, sì... - si è corretto subito -. Ma vorrei una stagione dove si migliorasse e sono certo che comunque andrà, lInter sarà ancora più forte. Questo mercato ci farà crescere».
È stato un secondo indizio, perché per migliorare questa rosa occorrono quattrini che arrivano solo con partenze pesanti.
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