A Latina non sorprende la vittoria del centrodestra, per tradizione molto radicato. Sorprende semmai la dimensione del successo, che ha contribuito non poco allelezione di Renata Polverini alla Pisana. Basti pensare che lex sindacalista, che in termini percentuali si è imposta per 63,29 a 36,14, in termini assoluti ha superato Emma Bonino di 77.693 voti e il vantaggio a Latina è stato di 74.749. Insomma la provincia pontina è stata numericamente quasi decisiva. La pensa così anche il sindaco del capoluogo Vincenzo Zaccheo: «Il successo di Renata Polverini, per le condizioni di partenza e il modo come è avvenuto sa davvero di trionfo». Un trionfo non casuale: conta «la bontà della scelta della candidata presidente» e conta ancora di più «il consolidato radicamento del centrodestra in una Regione come il Lazio della cui valenza politica e strategica ne sa qualcosa lo stesso Massimo DAlema quando ebbe a legare la sorte del suo governo allesito del voto di Roma e di questa Regione». Il voto di Latina ha però secondo Zaccheo unimportanza anche prettamente locale. «Tutti - sentenzia Zaccheo - hanno compreso limportanza della posta in gioco. La mobilitazione è valsa a depotenziare e a far fallire quel progetto che qualcuno avrebbe voluto trasformare in un referendum pro o contro chi amministra Latina». Tornando allesito delle urne, la provincia di Latina porta in consiglio regionale sei consiglieri. Non raggiunge il record passato delle 37mila preferenze Claudio Fazzone ma entra nel consiglio regionale con 28.817 voti. Insieme a lui, per il Pdl, entrano alla Pisana, Stefano Galetto con 20.565 preferenze e Giovanni Di Giorgi con 10.453.
Per lUdc si conferma Aldo Forte, ex capogruppo del partito, con 10.540 preferenze, mentre per la lista civica di Renata Polverini conquista il seggio Gianfranco Sciscione con 2.941 voti. Per il Pd lunico seggio va alluscente Claudio Moscardelli, che ottiene 15.917 preferenze.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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