Mentre fervono i preparativi per la visita che domenica prossima Benedetto XVI farà alla Sinagoga di Roma, ripetendo lo storico gesto che il suo predecessore fece nel 1986, il rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni, ha ieri preannunciato che non rinuncerà ad affrontare «in qualche modo» il nodo di Pio XII e della sua beatificazione durante lincontro.
Di Segni, che ieri ha incontrato i giornalisti, ha spiegato che la visita sarà «lesempio» di come si possa «convivere» nella diversità. E alla domanda su che cosa dirà a Ratzinger su Papa Pacelli, il rabbino capo di Roma ha risposto: «Non è ancora deciso, ci stiamo ancora riflettendo, ma in qualche modo durante la visita parlerò di Pio XII. Cè modo e modo, ma ne parlerò». «Bisognerà vedere anche - aggiunge - se ne parlerà lui e in che modo». Sembra alquanto improbabile che Benedetto XVI, sapendo quanto alta sia la sensibilità della comunità ebraica di Roma su questo argomento, faccia degli accenni espliciti. In ogni caso, nel programma ufficiale della visita è stato stabilito che sia il rabbino a parlare per primo.
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