Raccolta differenziata, sui mezzi viaggia la campagna per il vetro

Si rompe la tazzina? I cocci vanno nel sacco nero. Idem le lampadine, le pirofile, i piatti. Eppure, gran parte dei milanesi si confonde. E non a caso, lo slogan scelto da Amsa per la campagna di comunicazione lanciata pochi giorni fa, è «Io vetro? Ma va’!». Il messaggio viaggerà su 320 autobus dell’Atm (all’interno saranno appesi 640 cartelli) e a bordo ottanta jumbotram (altri 160 pannelli interni). «I milanesi fanno già molto, chiediamo ancora uno sforzo in più» fa appello Sergio Galimberti, il presidente dell’azienda che gestisce i rifiuti urbani.
I dati della differenziata di vetro sono buoni e in continuo aumento: l’anno scorso Amsa ha raccolto 62.679 tonnellate, e ben 47.675 solo nei primi nove mesi del 2008. Ma la qualità del vetro raccolto, spiega il presidente, «non è ancora soddisfacente». Se si getta materiale diverso, oltre che sprecare una risorsa si «rischia di rovinare anche il termovalorizzatore». All’impianto di Muggiano l’azienda riesce già a trattare il 70-73 per cento del vetro raccolto, che viene poi ceduto alle aziende vetraie. Ma proprio perché il materiale da recuperare è in continuo aumento, Galimberti anticipa che «è già in programma la realizzazione di un nuovo impianto in collaborazione con Asti, arriveremo in questo modo a coprire il 90 per cento».
Nel vetro raccolto a Milano sono mischiate spesso delle frazioni di materiale diverso, soprattutto ceramica e pirex, che lo rendono non conforme agli standard di qualità che sono necessari per il riciclo. Per cercare di recuperare quanto più vetro possibile quindi, Amsa ha deciso di puntare su una comunicazione a tappeto, per sensibilizzare meglio i milanesi su una corretta raccolta differenziata. Oltre alla campagna a bordo dei mezzi Atm, l’azienda lancia un sito internet, www.dovelobutto.net, con tutte le indicazioni utili: dove buttare cosa, e cosa diventa, l’elenco e gli indirizzi delle riciclerie presenti sul territorio, come funziona il servizio gratuito di ritiro dei rifiuti ingombranti (dagli armadi, ai tavoli, materassi, sedie, reti, poltrone, frigoriferi, congelatori, televisioni, computer, lavatrici, lavastoviglie, climatizzatori).

Ma anche un test a risposta multipla, per mettersi alla prova. E a chi restasse ancora qualche dubbio, basterà collegarsi a internet, scrivere il nome dell’oggetto da gettare nell’immondizia, premere invio. Comparirà il colore del sacco giusto.

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