ParigiTempi duri per Rachida Dati, 43 anni, la Guardasigilli francese in procinto di lasciare il governo dopo essere stata silurata dal presidente Nicolas Sarkozy, che l'ha sacrificata sull'altare comunitario. Occorrevano due nomi di punta da candidare nelle liste europee in vista delle elezioni del prossimo 7 giugno. Uno è quello del ministro dell'Agricoltura Michel Barnier, che non chiedeva di meglio che lasciare il governo. L'altro è quello della Dati, che non aveva invece la minima intenzione di cedere la guida del dicastero della Giustizia. Adesso Rachida, che in gennaio ha messo al mondo una bambina di cui ufficialmente non si conosce il padre, deve fare un po' di campagna elettorale, cosa che non gradisce affatto. Di qui la sua gaffe dell'altra sera, all'incontro sull'Europa organizzato dai giovani dell'Union pour un mouvement populaire (Ump), il partito di Sarkozy.
La Dati arriva in ritardo e pare euforica. Sovreccitata. Strana, soprattutto a paragone col suo tradizionale atteggiamento prudente e ultrariservato. Comincia a ridere in modo insistente. L'intervista è una sorta di quiz e la ministra sembra fornire risposte terribilmente banali, ripetendo frasi confezionate e dando a tutti l'impressione di ironizzare sull'argomento in discussione.
Esempio. Un giovane la interroga sul rapporto tra interessi nazionali ed europei, tema particolarmente sentito dai francesi. Le chiede: «Pensa che l'Europa si occupi un po' troppo dei problemi degli Stati membri?». Lei esplode in una risata e risponde testualmente: «L'Europa si occupa di quello che le viene chiesto di occuparsi. E poi si occupa di quello di cui le viene chiesto di occuparsi con le persone che possono candidarsi a occuparsi di queste questioni». Una frase straripante di cacofonie, pronunciata da una persona abilissima - quando vuole - nel maneggiare le sottigliezze della lingua francese (tra l'altro la Dati è stata portavoce di Sarkozy durante la campagna elettorale in vista dell'Eliseo, nel 2007). La ministra completa la «frittata» chiedendo ai giovani presenti, come se stesse facendo un esame scolastico: «Me la sono cavata? Sono andata bene?».
Questo è stato il tono del confronto tra la ministra e gli sconcertati giovani del suo partito. Una telecamera riprende la scena e poi tutto finisce su internet e sulle televisioni. Immediatamente i partiti d'opposizione passano all'attacco. L'eurodeputato socialista Harlem Desir accusa Rachida Dati di non sapere nulla sull'Europa. Contrattacco immediato dell'Ump: Rachida ha semplicemente tentato di sdrammatizzare l'atmosfera di un dibattito che avrebbe altrimenti potuto rivelarsi noioso. E poi non ha detto nulla di sbagliato.
Al di là dell'episodio in sé, resta la sensazione comune del disagio di una donna che si era votata a Sarkozy e che oggi probabilmente ha l'impressione che il suo allontanamento da Parigi abbia l'aria d'una punizione.
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