È stato picchiato e derubato perché chiedeva lelemosina nel punto in cui qualcun altro pretendeva di farlo in esclusiva. Vittima dellaggressione un romeno di 53 anni, disabile, che è uscito malconcio dallagguato: frattura delle ossa del naso e una prognosi di 21 giorni al Santo Spirito nonché 300 euro volatilizzati. Teatro della vicenda il lungotevere Sangallo, dove il mendicante è stato pestato da una coppia di connazionali, 41 anni lui e 32 lei, arrestati dai Carabinieri della stazione Roma Viminale e associati rispettivamente presso a Regina Coeli e a Rebibbia.
«Un episodio gravissimo che merita una ferma condanna da parte di tutti - commenta lassessore alle Politiche sociali Sveva Belviso -. La violenza è di per sé unazione sconsiderata ma quando viene commessa su persone inermi o con forti disagi è ancora più deplorevole e intollerabile».
Molto preoccupato anche Luigi Camilloni, presidente dellOsservatorio sociale: «È lennesima dimostrazione che nella Capitale esiste il racket dellelemosina. Bisogna stroncare questo fenomeno che è vergognoso perché è cresciuto nellipocrisia generale ma è soprattutto lennesimo campanello dallarme visto che si allunga sempre di più la lista dei pestaggi». «Oggi più che mai - prosegue Camilloni - serve unordinanza comunale antiaccattonaggio in grado di coniugare repressione, prevenzione e informazione. Unordinanza che preveda limpiego di vigili e mediatori culturali del settore delle Politiche sociali con il compito di sconfiggere il racket dellelemosina e individuare gli sfruttatori che spesso si celano dietro a disabili, donne e bambini che chiedono lelemosina.
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