Raducioiu: «Ma in tribuna sbadigliavano tutti»

«Quella con la Francia è stata la peggior partita dell’Europeo. Uno come Mutu deve fare di più. Attacchiamo l’Italia o finisce male»

nostro inviato a Berna

Dinamo Bucarest, Bari, Verona, Brescia, Milan, Espanyol, West Ham United, Stoccarda e Monaco: è l’unico che abbia giocato nei cinque maggiori campionati europei. Adesso il romeno Florin Raducioiu ha smesso di girare, ha chiuso nel Creitel, seconda divisione francese, tipo adrenalinico, tipo Inzaghi: «Ma con qualche gol in meno, se avessi avuto il suo fiuto chissà dove sarei arrivato».
Testa calda?
«Adesso sono uno che sta attento, in automobile mi metto la cintura e se non ho l’auricolare non parlo al cellulare».
Però in tribuna durante Romania-Francia è andato giù duro con i suoi connazionali...
«Ma no. Dicevano che la gente si stava divertendo, birra e canti. Io invece mi guardavo attorno e la gente sbadigliava. Che brutta partita. Ho una sola preoccupazione, che venga votata come la peggiore di tutto l’Europeo».
La sua federazione non l’ha presa bene...
«Ma sì, è venuto Florin Prunea a dirmi che con le mie dichiarazioni destabilizzo l’ambiente, creo tensione nella squadra e non do una bella immagine del mio Paese. Ma cosa dovevo dire, che stavano giocando alla grande? Non ho visto un tiro in porta in tutta la partita. Invece i dirigenti erano contenti, “abbiamo pareggiato contro i vice campioni del mondo”, dicevano. Ma per me questa non è una sorpresa, in Romania c’è un modo diverso di giudicare, siamo un popolo permaloso e abbiamo paura di criticare».
E invece...
«Il calcio è attacco, se non osi non vinci, noi siamo stati troppo difensivisti. Chivu ha fatto il suo dovere ma da Mutu mi aspettavo di più, lui è un leader e deve dimostrarlo. Ha 27 anni, ne ha viste di tutti i colori, psicologicamente deve essere più forte. Non può finire la partita con un solo tiro su punizione contro la barriera».
Lei avrebbe chiamato altri giocatori?
«Siamo partiti dicendo che saremmo arrivati senza problemi nei quarti, poi che avremmo vinto l’Europeo. Ma non è colpa di Niculae, lui ha giocato unica punta senza mai ricevere un pallone decente. Io avrei chiamato Florin Bratu della Dinamo, ha giocato in Francia, conosce quel calcio, anche se non ci sono francesi che giocano nel loro campionato. Anche Ciprian Marica poteva essere utile, l’ha fatto riscaldare e poi... Ma nessuno avrebbe potuto risolvere la situazione. Se dietro non sei sostenuto, la porta non la vedi. Non che la Francia mi abbia impressionato, Ribery e Benzema una delusione completa. E l’Italia non sta meglio di noi».
Come la vede?
«Donadoni deve vincere, il 3-0 contro l’Olanda ha lasciato stupito tutto il mondo. Secondo me l’Italia resta favorita, sa come si esce dalle situazioni critiche, ha esperienza e orgoglio. A noi potrebbe andare bene anche un pareggio ma se non aggrediamo gli azzurri, li subiamo e perdiamo.

Abbiamo una sola soluzione, alzare il baricentro della squadra e giocare in attacco».
Certo che se ci fosse ancora lei...
«Io e Hagi in tribuna ci guardavamo negli occhi... Ma poi a Bucarest mi danno del vanitoso. Certo che a 38 anni il ti-tic, ti-toc, anch’io sarei capace di farlo ancora».

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