Il raduno Da ieri bianconeri a Bardonecchia

BardonecchiaL'entusiasmo è un'altra cosa. Bardonecchia, casa della Juventus fino a domenica 17 luglio, ha accolto i bianconeri con sereno distacco. O meglio: gli addobbi bianconeri lungo le strade - compresi i maxiposter dei campioni del passato - non mancano, le bandiere ai balconi nemmeno (compresa, curiosamente, una del Novara), ma in realtà i tifosi che hanno assistito al primo allenamento targato Antonio Conte sono stati pochi. Cinque-seicento, forse mille: non di più. Si migliorerà (gioco forza) strada facendo, pagando 6 euro per ogni sessione di allenamento e 28 per l'amichevole del 15 contro una selezione locale. E comunque Conte ha già cominciato a martellare: un quarto d'ora di riscaldamento e poi via con le sagome in campo a dare indicazioni tattiche. Infine, una partitella dodici contro dodici vinta dai gialli grazie a un gol di Del Piero e a un autogol di Sorensen: tempo da perdere non ce n'è, anche per trasmettere grinta ed entusiasmo a chi ha il pallone tra i piedi e a chi osserva da fuori.
Il pullman era arrivato a Bardonecchia appena dopo le 15, accolto da una cinquantina di tifosi. Del Piero si era goduto gli applausi e il pomeriggio era cominciato secondo il solito copione, ma senza isterismi. Per venire qui le prossime tre estati, la Juventus incasserà complessivamente sei milioni: c'è di peggio, soprattutto tenendo conto che la squadra è reduce da due campionati disastrosi.

Il marchio vende sempre, insomma: la passione però va alimentata e urge l'arrivo di quell'ormai famoso top player che dovrà riportare ottimismo in quantità. Marotta continua a telefonare e a proporre situazioni varie: Giuseppe Rossi è diventato l'obiettivo più raggiungibile ma chissà se basterà, nel caso, a garantire quel salto di qualità che il popolo bianconero pretende.

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