Così, basta capire. Qualcuno diceva che il lato più brutto delle cose, quello terribile e avvilente, spesso non si nota subito, è nascosto sotto lapparenza, ha perfidamente imparato a convivere con noi senza farsi troppo vedere. Ecco, se ci si ferma a guardare questo video di Raf si capisce che «passeggeri distratti» è uno dei drammatici biglietti da visita del nostro tempo. Spesso siamo passeggeri distratti, né protagonisti né assenti ma nomadi dellanimo o di vita, disinteressati a ciò che ci scorre attorno, bello o brutto che sia. Siamo come il protagonista di questo clip girato da Giorgia Polizzi che, apatico, rimane stravaccato sul divano mentre alle sue spalle la realtà fa il suo gioco, spesso barando. Contano i segni. Ad esempio: la ragazza che se ne va via con le dita scaramanticamente incrociate perché lhorror vacui amplifica la superstizione. O ancora lapparizione di cuffie acustiche o del binocolo, che sono entrambi allegorie della lontananza, magari dellindifferenza.
E passeggeri distratti lo siamo stati spesso anche con Raf, bollato spesso come canzonettaro usa e getta. Invece è avaro di parole ma generoso di intuizioni, come devono essere i bravi autori di brani che servono da microscopio della vita.RAF - Passeggeri distratti (Sony Bmg)
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