Rafael Alonso Gutiérrez e Carlos Díaz Gandia
11 Agosto 2005 - 00:00Si tratta di due laici, due padri di famiglia spagnoli che avevano il solo torto di essere iscritti allAzione Cattolica. Il primo, Rafael Alonso Gutiérrez, aveva quarantasei anni ed era di Ontoniente, in provincia di Valencia. Sposato e padre di sei figli, era un semplice impiegato delle poste; aveva lhobby di servire in parrocchia, e in paese era praticamente il braccio destro del parroco. Insomma, una brava persona come ancora oggi ce ne sono tante. Nel 1936, allo scoppio della guerra civile, si ritrovò nemico del popolo dalloggi al domani. Secondo il classico pensiero che il miglior modo di trattare con lopposizione ideologica è quello di eliminarla, fu prelevato dai miliziani e portato nella prigione, anche questa del popolo, di Agullent. Qui fu messo a far compagnia a Carlos Díaz Gandía, suo compaesano. Questultimo non aveva neanche trentanni ed era nellAzione Cattolica da quando ne aveva quattordici. Si era sposato solo due anni prima e aveva una bimba di otto mesi. Ma anchegli era un pericolosissimo avversario della Spagna giusta, dal momento che faceva il catechismo ai ragazzini nellimportantissima località di Ontoniente: come sarebbe potuta spuntare lalba del sol dellavvenire con lui in circolazione? Così, i coscienziosi rojos, trepidi per la sorte dellumanità mantenuta a forza sotto il giogo della superstizione da quei due temibili ideologi, fecero un gran favore al futuro fucilandoli insieme. I due morirono gridando il solito Viva Cristo Re!.
Ma quelli erano repubblicani e spararono con maggior soddisfazione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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