Lea Pericoli
Come sono brave le nipotine del tennis italiano. Parlo ovviamente di un tennis che apparteneva a tempi gloriosi. Quando i nostri campioni venivano additati per strada e le pagine sportive erano colme di straordinarie vittorie portate a casa da: Gardini, Pietrangeli, Panatta. Era lepoca delle racchette di legno e delle tenute bianche. Allora le donne erano un po dimenticate, anche perché il loro gioco era poco divertente. Oggi tutto è cambiato. Le signore hanno conquistato i loro diritti, sono indipendenti, miliardarie. Silvia Farina ha fatto una gran carriera. Francesca Schiavone, di otto anni più giovane, ha un grande futuro davanti a sé. Sono le nostre primedonne, assieme alla splendida Flavia Pennetta. Eppure il grande pubblico non le conosce. Ma ancora più sconosciute sono altre brave tenniste italiane che proprio ieri, nella giornata innaugurale di Wimbledon, hanno scritto due capitoli importanti. Antonella Serra Zanetti (classe 1980) ha eliminato Patty Schnyder, testa di serie n. 10. Per questa vittoria non cera quota! Antonella negli US Open aveva perso contro la russa Miskina, vincitrice del Roland Garros, dopo aver avuto un match point. Ebbene ieri lazzurra ha dominato il primo set portandosi in testa per chiudere 6-4. Poi, nella seconda partita ha continuato la fuga, senza perdersi danimo quando lavversaria le ha annullato due match point. Contraddicendo le leggi non scritte del tennis, non si è lasciata scappare la grande occasione concludendo per 6-3 nella terza partita. Altrettanto coraggiosa è stata Roberta Vinci (classe 1983) che ha eliminato la forte giapponese Ai Sugiyama testa di serie n. 23 (6-2, 2-6, 6-4).
Conosco Antonella da quando piccolissima seguiva Adriana, sorella maggiore. Ragazza dalla volontà infinita, il suo sogno è vincere Wimbledon.
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