Dovrebbe essere vivo Francesco Rigoli, il ragazzo di Lodi scappato di casa 10 giorni, i carabinieri infatti hanno qualche elemento in proposito, pur senza voler azzardare ipotesi sul luogo dove possa nascondersi. Anche perché le ultime segnalazioni, mercoledì pomeriggio e ieri mattina, che lo indicavano in città, nei pressi della Caritas, si sono poi rivelati falsi allarmi.
Francesco, 24 anni, è di origine peruviane ed è stato adottato nel 1990 dalla famiglia Rigoli di Sordio, in provincia di Lodi. Segue un normale curriculum di studi che lo porta a studiare legge a Milano. Ma non supera alcun esame e nei giorni scorsi, forse temendo di essere scoperto, decide di sparire. La sera del 31 ottobre si reca a Milano con la sua Fiat Punto grigia per festeggiare Halloween insieme agli amici in un locale. Più tardi avrebbe raggiunto la famiglia a Mercallo, in provincia di Varese, dove i Rigoli hanno unaltra abitazione. Invece a una certa ora spegne il telefono e sparisce. La famiglia lancia lallarme e il giorno dopo la vettura viene trovata bruciata nelle campagne di Rosate vicino ad Abbiategrasso.
Le ricerche del giovane, alto 1,68, bruno con una piccola cicatrice sulla fronte, coinvolgono anche il noto programma di Rai 3 «Chi lha visto?». Ed è proprio durante la trasmissione di mercoledì 9 che arriva una telefonata che fa ben sperare. Un signora racconta di aver incrociato in mattinata attorno alle 11 un giovane corrispondente alle descrizioni di fronte alla sede della «A2a» in corso di Porta Vittoria. Il ragazzo le aveva chiesto dove fosse la Caritas e la donna lo aveva indirizzato nella vicinissima via San Berardino 4. A sera guardando «Chi lha visto?» ricollega il giovane passante a Francesco e chiama la trasmissione descrivendo i vestiti, poi effettivamente riconosciuti dalla madre.
Ma lottimismo dura poco. Ieri i dirigenti della Caritas consegnano ai carabinieri le immagini riprese dalle telecamere esterne, dove comprare un ragazzo che «potrebbe» essere Francesco. Gli investigatori guardano il filmato con i genitori che però non lo riconoscono. Dunque un banale caso di somiglianza oppure semplice suggestione. Come suggerirebbe la telefonata giunta al 112 sempre ieri attorno alle 8. Anche in questa occasione Francesco Rigoli si troverebbe nei pressi di via San Bernardino. La centrale manda subito un paio di equipaggi ma in strada non cè nessuno «Francesco» e gli sportelli della Caritas sono ancora chiusi.
Le due delusioni non tolgono speranze alle ricerche, i carabinieri infatti hanno elementi (che, in accordo con la famiglia, non vogliono divulgare proprio per evitare interferenze) per ritenere Francesco ancora vivo. Gli investigatori sono certi si tratti di un allontanamento volontario, quasi sicuramente legato ai fallimenti scolastici, ma non azzardano ipotesi sul luogo dove si nasconda, salvo escludere possa essersi rifugiato allestero.
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