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La Rai dovrà pagare 175 milioni per non perdere i Mondiali 2010

Ieri la Fifa ha consegnato in Viale Mazzini un documento con la nuova cifra. Decisione entro l’8 luglio. Il ruolo di Murdoch

La Rai dovrà pagare 175 milioni per non perdere i Mondiali 2010

Marcello Di Dio

da Roma

Il giallo sull’assegnazione dei diritti tv dei mondiali di calcio 2010 continua, anzi si arricchisce di nuovi colpi di scena. L’annuncio mattutino del portavoce della Fifa John Schumacher sembrava aver chiarito l’intricata vicenda: solo l’8 luglio verrà deciso a chi assegnare tali diritti. Ma in serata arriva la sorpresa: un documento che viale Mazzini ha ricevuto dalla Fifa, una lunga comunicazione che conterrebbe un vero e proprio rialzo, e non solo economico. In teoria, piccole ma sostanziali varianti che viale Mazzini dovrà valutare e controfirmare. In pratica, una nuova richiesta contrattuale per i diritti dei mondiali di calcio del 2010. Tradotto in soldoni, la Fifa chiederebbe 175 milioni di euro, dieci in più rispetto all’ultima offerta della Rai (che secondo i vertici di viale Mazzini era anche la cifra inizialmente richiesta dalla Fifa).
Quest’improvviso aumento dimostrerebbe le remore della Fifa verso la tv pubblica: infatti la federazione mondiale, che strizza l’occhio a Murdoch anche in previsione di nuovi contratti per altri Paesi, vorrebbe impedire all’emittente di Stato di rivendere i diritti che non le interessano, cosa che invece la Rai era intenzionata in parte a fare avendo presentato un’offerta per l’intero pacchetto con la sola eccezione dei diritti della telefonia mobile. La questione sarà affrontata dal Cda della Rai nella riunione di martedì prossimo, fino a quel giorno non sono da escludere altri passaggi a sorpresa.
Insomma, la Rai non si arrende a un’altra possibile sconfitta pur essendo consapevole che la strada è sempre più in salita. Ottimista il consigliere Rizzo Nervo: «Il Cda vuole prendere i mondiali». «La situazione ancora non è chiara, spero che nel 2010 tutti gli italiani possano vedere i mondiali e che la Rai possa giocare questa partita da protagonista», il pensiero del ministro delle Comunicazioni Landolfi. Ieri comunque a viale Mazzini si è vissuta un’altra lunga giornata: attenta lettura dei giornali e consultazioni frenetiche tra il presidente facente funzione Curzi, il direttore generale Cattaneo (che mercoledì sera commentava laconicamente: «Cercano di umiliarci») e il responsabile dei diritti sportivi Marano. Davvero non erano state digerite le indiscrezioni, poi smentite, secondo le quali Sky avrebbe vinto la gara per i diritti. «Potrebbero far parte di un pericoloso gioco al rialzo, una sorta di gioco di sponda fra la Fifa e il network satellitare, nel quale avrebbero avuto origine le voci sulla chiusura dell’accordo», si continuava a vociferare nei corridoi della Rai. Tra l’altro, qualcuno ha anche fatto notare che una volta ufficializzata la cifra dell’offerta della Rai (165,4 milioni di euro), se Sky avesse le carte in regola avrebbe ufficializzato la propria offerta superiore.
Ieri l’emittente di Murdoch ha addirittura lanciato segnali di pax alla tv pubblica. «Basta dietrologie, per ora non è successo niente - dice il direttore della comunicazione del gruppo, Tullio Camiglieri -. Noi non abbiamo mai annunciato di aver preso i Mondiali del 2010, ma se Sky si aggiudicherà la gara, una gara effettiva visto che ci sono due offerte diverse, è pronta a riconoscere alla Rai i diritti di prima negoziazione del pacchetto in chiaro». Secco no comment, invece, dopo le indiscrezioni sulla nuova bozza contrattuale spedita alla Rai.
Per nulla disposta a sotterrare l’ascia di guerra. «Ci siamo trovati di fronte a qualcosa che era stato montato in Italia, magari anche a una manovra pilotata», spiega contrariato Curzi che rivela anche l’arrivo di un lettera mattutina della Fifa nella quale si dice «che sarà fatta chiarezza in tempi rapidi». Il consigliere Rai Malgieri parla di «situazione inaccettabile, è indispensabile l’intervento politico e istituzionale per far luce sui motivi che hanno portato a “strumentalizzare” la vicenda». Gentiloni della Margherita dà una sua lettura: «Forse i signori della Fifa non si aspettavano l’offerta last minute della Rai arrivata lunedì dopo un Cda convocato in orari mai visti a viale Mazzini. Qualcuno aveva assicurato la Fifa che la Rai non avrebbe fatto ulteriori offerte rispetto ai 100 milioni del febbraio scorso? Tutto è tornato in alto mare, ma Sky resta favorita».

Almeno fino a martedì.

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