Cronache

«La Rai è lenta, Primocanale è il rock dei liguri»

Migliaia le e-mail e gli sms di solidarietà alla campagna contro il servizio pubblico

Paola Setti

L’aspetto negativo di tutta la faccenda, richiesta danni a parte ovviamente, è che adesso, anche volendo, Primocanale non potrà più fare marcia indietro. In troppi hanno manifestato la propria solidarietà all’urlo di: «Continuate la vostra battaglia». Impensabile tradirli sul più bello. E-mail e Sms arrivano a centinaia alla velocità della diretta e hai voglia a non avere i minuti contati, per leggerli tutti. Scrivono da tutta la Liguria e su su fino a Serra Riccò. Sono più arrabbiati di Maurizio Rossi.
Lui, l’editore «dell’unica Tv che davvero fa servizio pubblico», la definizione è sua, ha affisso manifesti e fabbricato spot per dire che i Tg regionali della Rai andrebbero chiusi e il canone ridistribuito fra le Tv locali. Beccandosi una richiesta danni dalla Rai di un milione di euro, incassando la solidarietà di emittenti locali «foreste» come TeleLombardia, Tele Norba e Videolina, suscitando una certa diffidente freddezza da parte delle sorelle liguri. Loro invece, i gentili ascoltatori ma anche quelli che Primocanale ammettono di guardarla poco, ne hanno sùbito approfittato per incoraggiare «la Cnn della Liguria»: «Vogliono un milione di euro di danni??? Io gli darei un milione di pedate nel posteriore, specie quando troncano a metà le notizie regionali per mandare la pubblicità» s’indigna Mariella Rossi da Sestri Ponente. «Tenete duro, l’arroganza soccomberà» incitano Raul Sergio e Wanda.
C’è anche chi non ha gradito: chi accusa Primocanale di «caduta di stile», chi, come A.R., consiglia all’emittente di «cominciare a non vendere fumo negli occhi, a garantire notizie vere, a garantire pluralità (se ci riuscite) e poi se ne può riparlare». Sarà magari che chi dissente non scrive, di fatto i più numerosi sono i messaggi a favore della Tv diretta da Mario Paternostro. Filo conduttore la pubblicità comparativa: è legale, dicono, quindi perché mai la Rai non dovrebbe accettarla? Quelli che, da casa dall’ufficio e a volte firmando con i colleghi come «lo staff Minettimmobiliare», si son presi la briga di scrivere, sono un esercito di insofferenti al canone, insoddisfatti del servizio pubblico, emarginati della notizia come il popolo delle periferie che, siano in quel della Spezia o in quel di Ventimiglia, lamentano che solo Primocanale si occupa di loro. E poi ci sono i tifosi. I blucerchiati la mettono sull’orgoglio: «A Genova ci sono solo Primocanale e la Samp». I rossoblù si dividono nell’eterna lotta fra punti di vista: «Vi diamo la nostra solidarietà nonostante non approviamo la vostra linea sul Genoa» e «Giovanni Porcella è il nostro condottiero».
È un variegato universo, l’attacchino che si dice fiero «di aver affisso i vostri manifesti a Ventimiglia», la signora Carla che ha 65 anni e intenerisce: «Sono sola e se non fosse per voi dovrei parlare con il muro», chi ne approfitta, si sa mai, e già che c’è invia il curriculum. Hanno scritto i politici, da Luciano Gandini di Forza Italia a Gacomo Conti di Rifondazione comunista a Beppe Damasio di Momento liberale. Hanno scritto in tanti, 400 Sms solo ieri, anche sulla campagna contro il nuovo sistema elettorale. A favore e contro come sopra, ma la materia appassiona meno.

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