Rai, nove mesi di scontri

Roma - L'accordo tra Pd e Pdl sul nome di Paolo Gariberti, chiude una lunga stagione di scontro tra maggioranza e opposizione sul vertice Rai, scadutodal giugno dell'anno scorso. Dopo nove mesi di blocco dovuti alla difficoltà di trovare un presidente per la Commissione di Vigilanza Rai, sotto il segno di Sergio Zavoli eletto il 4 febbraio si arriva a compiere i primi passi per la formazione del nuovo consiglio di amministrazione.

La bicamerale infatti il 18 febbraio arriva a nominare i sette consiglieri di sua competenza, così come previsto dalla legge Gasparri. Sono Giovanna Bianchi Clerici, Alessio Gorla, Gugliemo Rositani, Antonio Verro per il centrodestra e Rodolfo De Laurentiis, Nino Rizzo Nervo e Giorgio Van Straten per il centrosinistra. Ma un mese dopo non si sono ancora insediati per le difficoltà di trovare quell'intesa necessaria sul presidente prevista dalla stessa Gasparri. Infatti il presidente, indicato dal Ministero dell'Economia insieme all'ottavo consigliere (che sarà Angelo Maria Petroni), deve poi essere ratificato dalla Vigilanza con voto bipartisan a due terzi e quindi necessita di accordo tra i poli.

Dopo molte schermaglie e le dimissioni del segretario del Pd Walter Veltroni, il dialogo riprende tra il sottosegretario Gianni Letta e Dario Franceschini. L'8 marzo si profila l'accordo sul nome di Ferruccio De Bortoli, che però il giorno successivo rifiuta la proposta. Prima di lui aveva fatto sapere di non voler ricoprire quel ruolo Giuliano Amato che aveva scelto la presidenza della Treccani. Il giorno successivo al no di De Bortoli, il Pd aveva scelto la linea della riconferma del suo primo candidato, il presidente Claudio Petruccioli incassando però il no netto della maggioranza. Una bocciatura motivata dallo stesso presidente del Consiglio Silvio Berlusconi: abbiamo "stima" nei confronti di Petruccioli , ma "anche in coerenza con quanto affermato dal leader del Pd, serve un rinnovamento" nella Rai.

Il Pd non accoglie la proposta lanciata dai capigruppo Pdl di fare una rosa di nomi e dopo qualche giorno riparte il dialogo, per interrompersi di nuovo bruscamente per la bocciatura nei confronti di Angelo Guglielmi giusto una settimana fa.

Il giorno stesso Franceschini dice che a questo punto Silvio Berlusconi "troverà un muro da parte delle opposizione se il suo progetto é quello di controllare la Rai attraverso il governo e Mediaset attraverso la sua famiglia", e slitta così ancora di una settimana l'assemblea dei soci Rai ora fissata per mercoledì prossimo. Oggi finalmente arriva l'intesa sul nome di Paolo Garimberti e dopo il via libera della Vigilanza, prima della fine della settimana il Cda al completo potrà riprendere a lavorare.

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