Damasco - "È stato un atto criminale, terroristico e deliberato. Roba da cowboy". E' dura l'accusa nelle parole pronunciate dal ministro degli Esteri siriano Walid al Muallim sul raid Usa in territorio siriano che ieri ha provocato la morte di otto persone. Al Muallem, che ha parlato in conferenza stampa da Londra, ripreso in diretta da varie tv satellitari arabe, ha attaccato la politica americana affermando che Wfino a quando gli Usa Uniti domineranno le Nazione Unite non ci sarà democrazia nel mondo" e ha fatto appello ai paesi arabi perché "facciano sentire con forza la loro voce contro l’aggressione americana". Il ministro siriano ha avuto parole anche per il governo iracheno, dal territorio del quale è partito il raid aereo: "Mi domando - ha detto - se l’aggressione di ieri facesse parte del trattato di sicurezza tra Washington e Bagdad" che deve ancora essere siglato tra Irak e Usa. Sollecitato dai giornalisti, al Muallem ha parlato delle elezioni presidenziali Usa affermando di augurarsi che "il popolo americano scelga un candidato che migliori l’immagine degli Stati Uniti nel mondo".
"Crimine oltraggioso" L'attacco Usa su un villaggio siriano vicino al confine con l’Irak è stato un "crimine oltraggioso". Lo ha detto un diplomatico siriano all’emittente televisiva britannica Bbc. "E' un atto di aggressione, certamente", ha detto l'addetto stampa dell'ambasciata siriana a Londra, Jihad Makdissi, aggiungendo che gli Usa hanno colpito "un edificio in costruzione, un edificio civile". La Siria ha reso noto ieri che elicotteri dell’esercito statunitense hanno attaccato l'area al confine di Bou Kamal, uccidendo otto civili. Gli Stati Uniti, che accusano la Siria di non fare abbastanza per fermare i militanti di al Qaida e altri ribelli che attraversano le frontiere verso l’Irak, non hanno né confermato né negato l’accaduto. Poi Makdissi ha aggiunto: "Questa amministrazione (americana) ha provato di essere irrazionale e di non avere rispetto delle leggi internazionali o dei diritti umani. Noi ci aspettiamo un chiarimento e naturalmente la Siria si riserva il diritto di rispondere in maniera appropriata".
Gli Usa Dopo che le forze della coalizione internazionale a guida statunitense in Irak avevano reso noto oggi di non avere "alcuna informazione" sul raid aereo di ieri sul villaggio siriano sono arrivate le prime conferme.
Un funzionario statunitense ha confermato che le forze statunitensi hanno sconfinato in Siria e lanciato un blitz contro militanti stranieri. "L'operazione è riuscita", ha aggiunto la fonte. La Casa Bianca, tramite la portavoce Dana Perino non ha voluto commentare l’aggressione denunciata ieri dalle autorità siriane.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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