da Roma
Uninterrogazione urgente a Prodi e ai ministri dellEconomia e dello Sport per chiedere chiarimenti su alcune «aspettative doro» che sarebbero state concesse dal Coni. Interrogazione ritirata nel giro di poche ore, dopo lenorme pubblicità con numerosi lanci di agenzie. «Avevo informazioni discordanti e i fatti sono in via di verifica», il dietrofront della senatrice dellItalia dei Valori Franca Rame che voleva capire «se è vero che tra il 2005 e il 2006 alcuni dipendenti del Comitato olimpico, appartenenti al personale impiegatizio, avevano ricevuto laspettativa dal Coni, rimanendo comunque in azienda e mutando la loro condizione di lavoro: da un contratto da dipendenti a una tipologia contrattuale (pluriennale) equiparata a quella dei dirigenti Coni, cioè di segretario generale della Federazione di appartenenza».
La Rame sottolineava anche di voler conoscere se «a seguito di tale determinazione è stata aumentata da parte della Coni Spa lerogazione di contributo sulle spese di finanziamento della Federazione interessata a copertura delle spese del contratto per il nuovo incarico. Con questo meccanismo il dipendente della Coni Spa viene a percepire dal 300 al 400 per cento in più del proprio stipendio per contratti che vanno dagli 80 ai 120mila euro, mentre i vecchi stipendi degli interessati erano intorno ai 26-31mila euro». In coda allinterrogazione, la senatrice dellIdv parlava di «sperpero di denaro pubblico» e chiedeva se «per un suo miglior utilizzo, non si intenda sottrarre una parte di fondi concessi dallo Stato alla Coni Spa per laumento delle pensioni minime, che in media si aggirano sui 400-500 euro».
Tale iniziativa è rimasta però solo unintenzione, rivelandosi un autentico autogol della senatrice. «Ho ritenuto doveroso ritirare la mia interrogazione - è il testo di una nota della Rame giunta in tarda serata - perché sono giunte informazioni discordanti e i fatti sono in via di verifica. Forse, nella mia battaglia contro gli sprechi, ho trovato un ente, il Coni, che ha veramente abbattuto i suoi costi di funzionamento». Un dietrofront che non sorprende, se si pensa che la Rame ha una parentela importante allinterno Coni Servizi, la costola del Comitato olimpico nata nel 2002 con la missione di attuare gli obiettivi programmatici, perseguendo la massima efficacia delle risorse investite. Infatti il direttore generale Ernesto Albanese è fratello della nuora della senatrice, oltre che responsabile del personale. E nel 2005 il marito della Rame, Dario Fo, ha letto lomelia durante la messa funebre per il padre di Albanese, ucciso a Napoli da due balordi mentre veniva rapinato della pensione. La Coni Servizi, infine, è unazienda partecipata al 100 per cento del ministero dellEconomia.
Recentemente la Corte dei Conti ha poi reso nota la relazione sul risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria della Coni Servizi. Una relazione più che positiva che segnala come lesercizio del 2005 sia stato chiuso con ricavi di 180.358.000 euro, di cui 167.125.000 da contratto di servizio con lEnte Coni, con un totale valore della produzione di 194.040.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.