Il rampollo che raggirava gli amici

Tre anni e sei mesi, questa la richiesta del pubblico ministero Sabrina Monteverde Alessandro Corrado, 53 anni, appartenente ad una famiglia di armatori genovesi, imputato di truffa aggravata. L’ accusa è di aver messo a segno, con artifici e raggiri, avvalendosi delle referenze della propria famiglia e del rapporto di fiducia e di parentela con le vittime, una truffa di circa due milioni di euro proponendo guadagni facili con investimenti all’estero.
Il pm ha chiesto inoltre al giudice gli atti per procedere contro Corrado per minacce a carico di un teste e di un maresciallo che aveva svolto indagini nei suoi confronti. Tre sono le parti offese nel processo: un parente e amico di antica data del rampollo Carlo Rava, noto chirurgo estetico, e Ornella Miscioscia con il marito Gustavo Mari. Da Rava, secondo il capo di imputazione, Corrado si sarebbe fatto consegnare tra il 1990 ed il 2003 oltre un milione di euro, mentre dalla coppia di coniugi oltre mezzo miliardo di vecchie lire, dal 1999 al 2000.


Secondo il capo di imputazione Corrado «con artifizi e raggiri consistenti nel prospettare a Carlo Rava la possibilità di ottenere ingenti e facili guadagni investendo cospicue somme all’estero per mezzo di propri conoscenti di provata esperienza e fiducia, ripetutamente lo induceva a consegnargli somme di denaro per un ammontare complessivo di oltre un milione di euro». «Somme che in realtà - prosegue l’accusa - il Corrado utilizzava per condurre una “bella vita” senza svolgere alcuna attività lavorativa». Il processo è stato poi rinviato al 28 aprile.

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