Guardando la serie positiva giallorossa (16 partite tra campionato e Coppe, con 13 successi e tre pareggi) e la classifica (terzo posto contro lultimo del Siena), la partita di oggi con i toscani allOlimpico non dovrebbe avere storia. «Ma attenti alle bucce di banane», avverte Ranieri che per la prima volta in campionato sarà alle prese con una vera e propria emergenza in attacco. Oltre a Toni, lacquisto più prestigioso del mercato di gennaio che fa della Roma, parole del tecnico, «la regina degli affari di inverno», mancheranno Totti, Vucinic e Menez. Ergo, la dirigenza di Trigoria ha bloccato le operazioni in uscita: Julio Baptista, inseguito da Inter e Fiorentina che lo volevano però in prestito, resterà a Roma e oggi sarà titolare; Okaka, già venduto al Fulham, raggiungerà lInghilterra solo domani per essere utile contro il Siena (sarà lunico cambio per il brasiliano).
«Ci sono tutte le premesse per soffrire - ammette candidamente Ranieri -. Sono un po preoccupato per questa situazione in attacco, perché le squadre sono costruite mettendo in campo gli attaccanti giusti, perché sono quelli che ti fanno vincere le partite. Vorrà dire che dovremo fare uno sforzo ancora più grande, mi auguro che ci sia tanto pubblico e che ci soffi dietro dandoci una grandissima mano. Siamo in un momento dolce ma cè una trappola immensa che ci aspetta. La partita con il Siena la vedo così perchè so come ha perso con lInter, è una squadra che gioca un buon calcio ed è disperata».
Facendo una battuta, mezza Roma sfida Mezzaroma, limprenditore capitolino da poche settimane patron dei toscani. Una sorta di ex, visto che da giovane (era il 1993) fu dirigente giallorosso quando papà Pietro acquistò il club giallorosso insieme al compianto Franco Sensi prima della scissione. Una sfida nella sfida, il presidente del Siena (che non sarà però in tribuna allOlimpico) vorrà fare bella figura. E siccome Ranieri predilige le metafore parlando del cammino della Roma, si insiste sul percorso ippico, con la squadra intenta ad affrontare il curvone finale. «Siamo a metà e spero di non incontrare bucce di banana. Perchè la partita con il Siena può esserlo e io non voglio finirci proprio sopra», sottolinea il tecnico. Che spiega la non convocazione di Totti, nonostante il capitano si fosse messo a disposizione. «Fosse stato per lui avrebbe giocato, Francesco è una persona doro, ma a me non piace rischiare i miei giocatori. Siamo in un momento cruciale, ci aspetta un periodo difficile e preferisco farlo recuperare bene, altrimenti facciamo la fine del dopo Juventus, avete visto che avevo fatto bene a non mandarlo in campo allinizio? Il campionato è lungo e ora possiamo permetterci di farlo recuperare, verranno dei periodi in cui invece sarò sempre costretto a mandarlo in campo».
Intanto cè da ricucire un rapporto con Menez, che vorrebbe lasciare Roma: il Paris Saint Germain lo voleva in prestito, da Trigoria chiedevano soldi. «Non lho convocato perchè ha un problema al ginocchietto... - è ironico Ranieri - comunque rimarrà con noi. Ha potenzialità importanti e spero che prima o poi possa sbocciare, mi auguro che lattesa non sia lunga». A parte Okaka ed Esposito non dovrebbero esserci altre partenze. Ranieri ha infatti bloccato la cessione di Motta al Manchester City.
Freddo sulla situazione della Juventus e lesonero di Ferrara («questo è il calcio, lallenatore è la parte debole»), Ranieri si schiera invece con Mutu trovato positivo a due controlli antidoping. «Mi dispiace per lui, è un ragazzo doro».
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