In Liguria si paga.. lo scoglio. È successo a Rapallo, la settimana scorsa. Due turiste milanesi, imprenditrici in vacanza, si sono presentate sul lungomare della cittadina ligure cercando uno stabilimento balneare. La richiesta era di due lettini e un ombrellone, per fare un tuffo e passare qualche ora al mare. «No, ci dispiace, è completo». Peccato, le due turiste insistono un pochino ma non cè verso. È tutto preso. «Vabbé dicono grazie lo stesso, allora ci mettiamo sullo scoglio...». Alt. Il gestore dei bagni sbarra la strada alle signore e rilancia: «Se entrate qui dovete pagare lingresso». Per lo scoglio? «Certo anche per lo scoglio».
Limprenditrice milanese comincia a vedere rosso. E non solo per il caldo che sta diventando asfissiante. Forse non ho capito bene, si dice, guardando interrogativa lamica. Niente affatto. «Il proprietario dei bagni non voleva che entrassimo - racconta la signora - ma io la legge la conosco bene e gli ho risposto che lo scoglio è demaniale e che il passaggio è consentito verso la battigia. E sa cosa mi ha ribattuto il tizio? Che siccome ha speso 50mila euro per lo scoglio, è suo e io devo pagare per utilizzarlo». Alla fine le turiste non si arrendono anche se si fa già lora di pranzo e chiamano la capitaneria di porto. Il comandante arriva per dirimere la questione e spiega al gestore che le signore possono passare eccome.
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