Rapallo si candida per «Miss Italia» Mirigliani: «Mi piace, perché no?»

Sono parecchio timidi i deputati (e i sottosegretari) liguri: solo due di loro consentono alla Camera di appartenenza di rendere nota la loro dichiarazione dei redditi. Ma più o meno la poca voglia di far conoscere i propri guadagni è evidentemente diffusa tra i politici visto che solo 80 in tutto (più due ministri) hanno concesso l’autorizzazione. I due che non si fanno problemi a mettere in rete tutta la dichiarazione sono entrambi del Pdl: Eugenio Minasso, una casa venduta, una comprata, 125.509 euro di imponibile lordo e Michele Scandroglio, due immobili appena acquistati (uno dei due un bilocale), di cui uno a Sofia, e 354.322 euro di reddito. Mentre Giovanna Melandri ha comprato casa in Kenia.
Il fatto che tutto il modello della dichiarazione compilato non compaia sul sito internet della Camera, non esime però gli onorevoli dal rendere noti gli introiti. E così, senza scendere troppo nel particolare, si può almeno sapere che nella top ten dei paperoni di Montecitorio c’è l’avvocato genovese Roberto Cassinelli, nono a livello nazionale con 667mila euro, che si ferma subito sotto Luca Barbareschi. Eletti formalmente in Liguria sarebbero anche Pierferdinando Casini (106.063), ultimo fra i leader di partito, e Roberto Castelli (164.358).

Decisamente più «poveri» sono invece i due sottosegretari liguri, entrambi della Lega: Francesco Belsito si accontenta di 108.853 euro, mentre Sonia Viale, nominata il 20 maggio 2010 e quindi con qualche mensilità in meno, non va oltre i 63.313 euro.