Rapallo si tuffa nel vortice della danza

Maria Vittoria Cascino

Dall'Argentina alla Mongolia buttando più d'un occhio alla Spagna. È questo XIII Festival Internazionale del Balletto «Città di Rapallo» che incrocia stili e scuole per raccontare in quattro serate la parola del movimento e la forza della tradizione. Una ribalta modulata sui toni classici e folkloristici: al centro l'espressione-movimento che traduce in arte la storia di popoli.
Curato da Euroart e Comune di Rapallo, con il contributo di Regione, Provincia, APT e San Giorgio Spa, diretto da Vadim Desnitskj, il Festival s'apre domenica prossima, ore 21.15, nel suggestivo parco di Villa Tigullio, musica rigorosamente dal vivo, con «Tango, Historias de Amor y Muerte». Messo in scena dalla Compagnia Argentina Tango con Anibal Pannunzio e Magui Danni, tra i più grandi interpreti a livello mondiale, diventa una sorta di rituale che intreccia le origini del tango nei sobborghi di Buenos Aires alla sua affermazione parigina di inizio secolo. Folklore che sa di pampa rievocata da abilissimi gauchos, stretti in atmosfere latine e sensuali.
Domenica 6 agosto tocca al Balletto Nazionale di Mongolia, interprete de «La stirpe di Gengis Khan», un'intrigante e acrobatica rassegna di danze nazionali e suite coreografiche mongole con quaranta ballerini ed oltre cento preziosi costumi d'epoca. Un repertorio che fonde il religioso-rituali con l'aspetto storico-militare e nazionale di una multietnicità evocata dagli strumenti tradizionali e dai canti della storia leggendaria del «Lupo azzurro».
Il Festival prosegue martedì 15 agosto con la «Carmen» di Bizet. In scena il Ballet Flamenco di Jose Greco, ballerino della più nota e prestigiosa famiglia della danza spagnola nel mondo. Greco incarna magistralmente passione e forza dello spirito iberico, riproponendo tra arte e sensualità un classico rivisitato dalla forza del nuovo.
Domenica 20 agosto l'atteso Galà dello Stage internazionale di Danza «Città di Rapallo» a chiudere il Festival con «Classic Ballet Night», interpretato dalle étoiles mondiali Natalia Ledovskaja, prima ballerina dell'Accademia di Danza del Bolshoj e Sergei Teplov, solista del Teatro «Stanislavsky» di Mosca, insieme ai ballerini dello Stage di cui il Festival è un evento collaterale (per ogni spettacolo ingresso 18 euro, ridotti 15). Infatti fino al 20 agosto, nella palestra di piazzale Bontà si terrà il XV Stage Internazionale di Danza Classica memorial «Nina Soldun», con i maestri della scuola russa dell'Accademia Vaganova di San Pietroburgo. Si tratta di corsi di perfezionamento suddivisi in livelli e specialità, cui in questi anni hanno aderito oltre mille ballerini dall'Italia e dall'estero.


Affidati alla direzione artistica di Vadim Desnitskj, insignito recentemente di una delle massime onorificenze concessi agli artisti russi per la sua attività artistica e didattica, i corsi saranno tenuti da Bella Ratchinskaja (classico e repertorio), dall'etoile del Kirov Andrei Garbuz (classico e repertorio), Margarita Sukhova (classico, per donne), Ekaterina Desnitskaja (classico per donne, propedeutico, carattere), Vadim Desnitskj (classico per uomini, repertorio, pas de deux).

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