Il rapinatore da 25 euro, criminale per la passione della «neve»

Una rapina a scopo di elemosina. La storia di Marcello Savio, ha un lato ancora più grottesco per non dire triste. Perché il settantenne che martedì scorso nel centro di Genova ha rapinato tre diversi istituti di credito e ha tentato di estorcere denaro da un quarto, sarebbe stato mosso ad un gesto del genere perché cocainomane. Aveva bisogno di soldi per acquistare la droga visto che la pensione sociale con cui vive gli basta a mala pena per gli alimenti e l’affitto di casa. «Sono tossicodipendente, un cocainomane» ha confidato il settantenne agli agenti della polizia che lo hanno interrogato. L’uomo era stato arrestato sul fatto dai vigili urbani e ieri il suo arresto è stato convalidato dal giudice per le indagini preliminari, Simonetta Colella.
Savio aveva «assaltato» tre banche armato di un paio di forbici. Nella prima banca, il cassiere gli aveva consegnato dieci euro, mentre nella seconda l’uomo era riuscito a farsi consegnare da una cliente quindici euro. Il terzo assalto, però, non era andato a buon fine: uno dei cassieri era riuscito a immobilizzare Savio e aveva dato l’allarme alla polizia municipale.

Più che una rapina, un’elemosina.
Al momento dell’arresto, l’anziano aveva addossato la colpa dei suoi gesti al medico dell’ospedale psichiatrico di Villa Scassi, che lo aveva lasciato andare anche se Marcello Savio non si sentiva ancora bene.

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