Cronaca locale

Rapinatori per fare le vacanze di lusso

Avevano macinato rapine su rapine per poi permettersi una vacanza in Liguria: alloggio in un grande appartamento, cene in ristoranti di lusso. Ma i «risparmi» sono finiti in fretta e per continuare ad alimentare il loro tenore di vita, armati di taglierini, si sono rimessi ad assaltare banche tra un bagno di sole e due scampi a Portofino. I carabinieri, però, erano già da tempo sulle loro tracce e hanno posto fine alla loro attività di stakanovisti del crimine. Nella notte, infatti, gli uomini della seconda sezione del nucleo operativo sono andati a prelevare Antonio Combini, 42 anni, milanese, Michele Sannini, 45 anni, e Gianni Battista Abbagnato, 38, di Corsico. Sorpresi nell’appartamento affittato a Diano Marina, in provincia di Imperia. Un bel locale che, oltre agli amiconi, doveva servire per ospitare coniugi, figli e fidanzate. I tre infatti sono legati oltre che da vincoli «professionali» anche da legami di parentela: la moglie di Abbagnato è sorella di Sannini. I tre rapinatori, comunque, non erano tipi da accontentarsi degli spiccioli. I cognati infatti il 23 marzo e il 4 aprile avrebbero assaltato due banche, nel bergamasco e nel milanese, realizzando oltre 40mila euro. In compagnia di Combini avrebbero compiuto 4 nuovi assalti a Milano, il 22, il 23 e il 29 giugno e il 21 luglio, realizzando altri 30 mila euro. Con questa brillante dote, la settimana scorsa sono partiti per il mare, dove non si sono mai fatti mancare nulla. Oltre al famoso maxi appartamento, sono stati segnalati nei più bei ristoranti di Portofino e Camogli. Saldando sull’unghia conti stratosferici. E così, tra una cena di pesce e l’altra, hanno rapidamente dilapidato i «sudati» risparmi e già a fine settimana si sono ritrovati senza il becco di un quattrino. Quindi lunedì 31 luglio hanno lasciato al sole compagne e prole e si sono rimessi al lavoro. Di buon’ora si sono spostati verso levante fermandosi, dopo 28 chilometri, ad Albenga, provincia di Savona, dove hanno assaltato la prima banca, poi altri 60 chilometri fino ad Arenzano, in provincia di Genova, dove hanno razziato la seconda. Curiosamente stesso istituto di credito, Montepaschi, e identico bottino, 15mila euro. Con i 30mila euro sono tornati poi alla base, sicuri di poter così resistere almeno ancora qualche giorno. Ma, sfortunatamente per loro, i carabinieri non sono andati in vacanza e, dopo settimane di caccia, li hanno rintracciati e arrestati per le prime 6 rapine. Scoprendo, poi, anche gli ultimi due colpi. In attesa di capire che pagherà ora i conti dell’appartamento preso in affitto, c’è un altro «conto» che non rimarrà in sospeso: 1 anno, 2 mesi e 14 giorni inflitti ad Abbagnato per ricettazione.

Che sarebbero dunque ampiamente rientrati nei tre anni previsti dall’indulto e automaticamente «graziati», se non fosse stato per queste ultime «marachelle».

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