«Rapporti col ct? Ero insicuro E chiesi io di lasciare Firenze»

Finalmente. Finalmente insieme, in azzurro, oltre che nella Samp dove pure la strana coppia non è riuscita a garantire la qualificazione in Champions dopo aver accarezzato l’impresa. Finalmente insieme Cassano e Pazzini, per la prima volta. É il battesimo del fuoco per i due che non possono sbagliare l’appuntamento con la cronaca oltre che con il girone di qualificazione all’europeo del 2012. «Ne abbiamo parlato talvolta, sarebbe proprio bello» sostiene Pazzini che usa un linguaggio cauto come si conviene a chi ha appena messo piede nel club Italia e non passa per un veterano nè ci tiene a esserlo. «Il massimo sarebbe ricominciando a vincere, la Spagna è l’esempio» il progetto del centravanti che forse si tiene un po’ stretto nei pronostici. Perchè se il massimo è liquidare l’Estonia, allora non ci siamo.
Piuttosto l’occasione è utile per liquidare un luogo comune, girato spesso nelle passate settimane: attenti, Prandelli non ha stima di Pazzini, da Firenze lo mandò via per fare spazio a Gilardino. Ecco in proposito la ricostruzione di Pazzini, forse più attendibile dei tanti si dice. «Mai ho pensato che con Prandelli ct le porte azzurre si sarebbero chiuse per me, la nazionale è diversa da un club e inoltre fra noi due non ci sono mai stati nè problemi nè incomprensioni. A Firenze avevo poco spazio e chiesi di andare via, di andare a giocare» la ricostruzione del periodo più complicato vissuto da Pazzini, alle spalle di Gila cui oggi ha sfilato la maglia da titolare «Quando giocavo a Firenze ero più giovane e più insicuro, ora sono più maturo, più freddo e consapevole» la sua confessione postuma.
Sono le piccole o grandi soddisfazioni della vita e della carriera di un calciatore. Ma è bene che Pazzini ne approfitti al volo e non solo perchè poi martedì prossimo, a Firenze, toccherà a Gilardino spezzare le reni ai pescatori delle Far Oer ma perchè nel frattempo c’è alle porte la concorrenza di Borriello da respingere.

E infatti, sull’argomento, il ct è stato molto trasparente («Borriello è tra i quattro in lizza per la maglia azzurra da centravanti e l’aver trovato una squadra che gli darà spazio gli gioverà di sicuro»). Come dire: chi ha tempo non aspetti tempo a farsi largo col gol.

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