Ras si fonde con Lloyd e Subalpina

Allianz mette mano ai domini italiani. A marzo l’ok definitivo dei cda, Cucchiani presidente

da Milano

I tedeschi di Allianz riorganizzano i propri «possedimenti» in Italia unendo le forze delle controllate Ras, Lloyd Adriatico e Allianz Subalpina. Il progetto è stato approvato ieri dai vertici delle tre compagnie assicurative che daranno vita a un’unica realtà al secondo posto nel Paese grazie a una quota di mercato del 13%.
Il percorso terminerà in autunno, con ogni probabilità a ottobre, una volta ricevuto il definitivo via libera dei cda il 19 marzo e poi delle assemblee dei soci. Nome e strategia commerciale sono tuttavia già definite: la «neonata» italiana si chiamerà Allianz ma opererà con tre marchi distinti (Allianz Ras, Allianz Lloyd Adriatico, Allianz Subalpina) e altrettante reti commerciali per servire gli oltre 6,5 milioni di clienti. Un gigante, la cui presidenza sarà affidata all’attuale plenipotenziario del Lloyd Adriatico, Enrico Cucchiani. Il top manager, che siede anche nel board della capogruppo, sarà affiancato da Giuseppe Vita e Giovanni Gabrielli nelle veste di vice presidenti, mentre Paolo Vagnone sarà l’amministratore delegato dell’aggregato. Carica che da marzo ricoprirà anche al Lloyd così da favorire il processo di integrazione. Le sinergie e le tecnicalità dell’operazione (su cui sono al lavoro come advisor Mediobanca, Goldman Sachs e Merrill Lynch) sono ancora da definire. La filosofia è tuttavia quella di unire forze per larga parte complementari visto che Lloyd è radicata nel settore auto mentre Ras ha una presenza ramificata dal settore Vita a quello bancario (Rasbank) fino ai fondi di Ras Asset Management: dall’autunno anche queste ultime cambieranno rispettivamente nome in Allianz Bank Financial Advisor e Allianz Global Investors Italia.
Un approccio internazionale con cui Monaco riorganizzerà la propria presenza nella Penisola (15,9% l’incidenza sui premi). Riducendo, come ha spiegato Cucchiani, l’attuale «frammentazione» ed esaltando «le migliori competenze» così da rafforzare «ulteriormente il nostro ruolo» e costituire «un importante elemento di crescita all’interno» di Allianz.
Alcuni in Piazza Affari non hanno però mancato di sottolineare come quello finora tratteggiato rappresenti il suggello dello «svuotamento» di Ras, iniziato con l’addio al listino di Milano (oggi Allianz è quotata al Mta International, l’area ad hoc creata da Borsa Italiana per i grandi gruppi stranieri) e proseguito con il passaggio della presenza all’estero sotto il cappello della capogruppo. Riorganizzazione che si era svolta in parallelo con l’abbandono dell’amministratore delegato Mario Greco, poi chiamato dal Sanpaolo alla guida del polo finanziario di Eurizon.

Ecco perché alcuni scommettono che il percorso annunciato da Ras, Lloyd e Allianz Subalpina evolverà dall’attuale «fase uno» forse non solo per «pensionare» definitivamente i marchi italiani ma anche, perlomeno in chiave prospettica, per costruire un’unica rete commerciale. Altra variabile appare poi quella occupazionale, così da ottenere sinergie soprattutto in settori complementari e a forte economia di scala come quello del risparmio gestito.

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