Rassegna Allo Strehler

«A Milano c’è un grande pubblico che chiede di vedere spettacoli di danza, solo che spesso non sa dove andare. I teatri frequentemente la lasciano nell’angolo per dedicarsi alla prosa». Affermazione perentoria e particolarmente curiosa, visto che a pronunciarla è il direttore del teatro di prosa per eccellenza. È stato proprio Sergio Escobar, direttore del Piccolo Teatro, infatti, a concludere la sua dichiarazione sulla carenza degli spazi dedicati al balletto a Milano annunciando che, vista la situazione da lui denunciata, «ho deciso di ospitare io per quasi un mese consecutivo sul palco dello Strehler sei spettacoli di danza, tutti realizzati dalla Fondazione Nazionale della Danza Aterballetto». A ben vedere poi l’accordo è ben più stretto, dato che è già previsto un rinnovo per tre anni della collaborazione tra il Piccolo e Aterballetto: «Vogliamo sperimentare un vero e proprio modello operativo». La Fondazione Nazionale della Danza, che nasce a Reggio Emilia e che qui ha sede, è stata diretta dal 1979 al 1996 da Amedeo Amodio e dal 1997 al 2008 da Mario Bigonzetti, ora coreografo principale, anno in cui la direzione artistica è passata a Cristina Bozzolini, già prima ballerina stabile del Maggio musicale fiorentino. Aterballetto è una scuola in cui avviene quotidianamente la formazione e l’allenamento di nuovi ballerini, nonché la creazione di spettacoli e coreografie. Dal 17 maggio al 3 giugno la Fondazione avrà a disposizione il palco dello Strehler, e spazierà dalla danza classica alla contemporanea. Si parte con «Romeo and Juliet», la rivisitazione di Aterballetto del dramma shakesperiano che sarà allo Strehler dal 17 al 20 maggio. Una versione dedicata soprattutto ai giovani, per farli riflettere sull’esigenza di proteggere sentimenti e valori profondi. Dal 24 al 27 maggio è la volta di «Absolutely free» e «H+». Se il primo è un lavoro che si stacca dalla tradizione per omaggiare il celebre album di Frank Zappa per quanto concerne la totale assenza di schemi precostituiti e l’apparente mancanza di strutture, «H+» è un lavoro a carattere totalmente simbolico e che punta a forme e coreografie in continuo cambiamento.


Tra Shakespeare e la musica contemporanea, non mancano le giornate dedicate alla classica: dal 31 maggio al 3 giugno i tre lavori «Les Noces», «Intermezzo- Nuova creazione» e «Le Sacre» sono tre balletti su musiche di Stravinsky.
Piccolo Teatro Strelher. Giovedì e venerdì ore 20.30, sabato ore 19.30, domenica ore 16

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