Raul Castro: stop alle condanne a morte e Congresso nel 2009

«Finita la fase provvisoria legata a Fidel malato»

da L’Avana

Raul Castro, l’uomo che ha dedicato la vita alla rivoluzione cubana nel ruolo di “vice“ del fratello maggiore Fidel, ha annunciato che «la fase provvisoria» di lavoro collegiale legata alla malattia di quest’ultimo è finita, e che quindi la sua è ora una presidenza a tutti gli effetti. Il più giovane dei Castro ha scelto la tribuna del 6/o plenum del Comitato centrale del Partito comunista (Pcc) per pronunciare un discorso in cui ha convocato un Congresso del partito nel 2009 e ha ufficializzato una riorganizzazione degli organi direttivi e della conduzione del governo, non dimenticandosi di mostrare nuovi segnali di apertura, legati questa volta ad una forte riduzione dell’applicazione della pena di morte.
Il provvedimento, che beneficia tutti i condannati in attesa di esecuzione della pena meno tre, fra cui due autori dell’attentato che costò la vita al giovane genovese Fabio Di Celmo, è stato adottato «come atto sovrano» e tenendo conto del fatto che «il compagno Fidel è favorevole ad eliminare, quando esistano le condizioni propizie, la pena di morte».


Negli ultimi mesi Raul Castro ha cercato di migliorare la vita quotidiana della gente, autorizzando l’acquisto di pc, tv e telefoni cellulari, semplificando l’acquisto di appartamenti, liberalizzando l’accesso agli hotel prima riservati agli stranieri, e impegnandosi a stimolare la produzione agricola, anche attraverso la concessione di terre.

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