Rava e Gershwin tutto d’un fiato

L a ventiduesima edizione del festival di Villa Arconati prosegue la sua marcia nel mese di luglio con un appuntamento all'insegna del grande jazz. Dopo il concerto di Herbie Hancock del 30 giugno con il suo «Imagine Project» ora è la volta di una delle firme strumentali più prestigiose dello scenario jazzistico italiano. Il trombettista triestino Enrico Rava giunge nella suggestiva cornice di Villa Arconati a Castellazzo di Bollate questa sera (ore 21.30, ingresso 20 euro, info 800.47.47.47) insieme al trombonista Gianluca Petrella e al PMJazz Lab, un ensemble di musicisti tra i più importanti dell'attuale panorama jazzistico nazionale, tra cui spiccano Gianluigi Trovesi al clarinetto, Daniele Tittarelli al saxofono, Mauro Ottolini alla tromba, il fido Giovanni Guidi al pianoforte, e un'inedita sezione ritmica, particolarmente apprezzata dal maestro Rava: i giovani Stefano Senni al contrabbasso e Zeno De Rossi alla batteria. Con il concerto al Festival di Villa Arconati, Enrico Rava prosegue un progetto intitolato «Gershwin & More», nato quest'anno (ha esordito il 3 gennaio a Orvieto nell'ambito dell'Umbria Jazz Winter) e destinato a durare per tutto il 2011, dedicato al repertorio sterminato di George Gershwin. Alcuni dei più suggestivi brani tratti dal song book del compositore americano vengono infatti reinterpretati in versioni nuove e originali. La musica di Gershwin è sempre stata una fonte inesauribile alla quale il jazz ha attinto: brani come «I got rhythm», «Love is here to stay», «Fascinating Ryhtm», «S wonderful» e il capolavoro «Summertime», forse lo standard jazz più conosciuto al mondo, sono entrati nel repertorio dei più grandi interpreti. Enrico Rava è forse il jazzista italiano che più sembra titolato a tuffarsi nelle note del grande compositore newyorchese, avendo respirato per diversi anni l'atmosfera jazzistica d'oltreoceano, proprio nella Grande Mela, tra i club più prestigiosi della metropoli. Cresciuto sotto l'influenza di giganti della tromba come Chet Baker e Miles David, Rava si è trasferito a New York sul finire degli anni Sessanta, e qui vi è rimasto una decina d'anni collaborando in progetti come la Jazz Composer Orchestra, e con musicisti come Pat Metheny, Michel Petrucciani, Lee Konitz, Roswell Rudd. Tra i ricordi più curiosi di questo periodo evocati nella sua biografia "Note necessarie" c'è quello che vede un giovane Rava intento a fumarsi una sigaretta fuori da un club newyorchese in cui deve esibirsi a breve, improvvisamente avvicinato da Miles Davis, il quale gli dice di voler entrare «a dare una controllata».

Il progetto incentrato sulla musica di George Gerswhin vede Enrico rava e il PMJazz Lab affrontare non solo le canzoni del leggendario compositore di Brooklyn ma anche composizioni «classiche» come la celeberrima «Rapsodia in blu», concerto per pianoforte e orchestra che, si dice, Gershwin compose nel 1924 in un arco di sole tre settimane. Dopo il concerto di Enrico Rava, il Festival di Villa Arconati prosegue con la musica d'autore: l'8 luglio è atteso a Castellazzo di Bollate Gianmaria Testa.

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