Roma

Ravel, Piazzolla e tanto tango

Per celebrare i cinquant’anni della sua attività, il Balletto di Roma, una delle realtà più prestigiose del panorama della danza italiana, presenta una speciale produzione «Bolero, serata d’autore», per la prima volta a Roma, al Teatro Cassia da oggi al 7 marzo. Lo spettacolo è composto da tre brani, firmati da altrettanti coreografi fra i più significativi della scena nazionale e non: Milena Zullo, che apre la serata con «Hora Zero», eclettico omaggio alle musiche di Astor Piazzola e al rito del tango sociale, Mauro Astolfi con «Libera Risonanza», ricerca nell’astrazione più incisiva del movimento e Fabrizio Monteverde con il brano che intitola la serata «Bolero» rivisitazione originale del celebre capolavoro di Ravel.
Una vera e propria contaminazione tra riferimenti cinematografici, fenomeno trendy delle milonghe e virtuosismi allo stato puro, quello proposto dalla celebre compagnia capitolina, da sempre attenta a coniugare nelle sue produzioni tradizione e ricerca.
Ce n’è per tutti i gusti, amanti della danza accademica e non. Il programma delle quattro serate, esplora con particolare attenzione il tema del ballo. Il tango, nella raffinata coreografia della Zullo, si incontra con il linguaggio contemporaneo, che come una lente d’ingrandimento, ne amplifica le sensazioni più intime. Il titolo del brano «Hora Zero» (estratto dall’opera «Contemporary Tango» attesa a Roma nella sua versione integrale), si riferisce proprio alla dimensione della milonga in cui «il tempo si ferma»: magica sospensione dove ci si perde e ci si ritrova. Il ballo da sala degli anni Trenta, nel lavoro di Monteverde - ispirato al romanzo di Horace McCoy e all’omonimo film di Sidney Pollack Non si uccidono così anche i cavalli?- dà vita ad un estenuante finale di gara, spinto fino al disfacimento fisico e psichico delle sei coppie in pista. Infine «Libera Risonanza» di Astolfi, ci conduce attraverso la ricerca estrema del movimento, alla scoperta di una «frequenza interna dei corpi» per creare un dialogo astratto sulle musiche originali di Salvatori.


Alla eccellenza coreografica delle serate, si sposa la magnifica interpretazione dei dodici ballerini della compagnia, che si cimentano con grande versatilità e virtuosismo fisico nelle tre diverse creazioni, confermando la danza come uno dei più coinvolgenti linguaggi artistici, che non risparmia emozioni dirette al suo pubblico.

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