In occasione dell'assemblea annuale di Unacoma (Unione Nazionale costruttori macchine agricole), tenutasi a Bologna, è avvenuta la presentazione ufficiale della neo-costituita Federveicoli, la federazione di settore delle associazioni nazionali dei Costruttori di veicoli e componenti, nata da un recente accordo tra Ancma (Associazione nazionale ciclo, motociclo, accessori), Anfia (Associazione nazionale filiera industria automobilistica), e Unacoma.
Scopo prioritario della nuova federazione, che risponde alle esigenze di ottimizzazione delle attività di servizio svolte dalle tre associazioni federate, è la rappresentanza degli interessi di carattere generale e collettivo dell'intera filiera veicolistica nazionale e del suo indotto, dal comparto automotive ai veicoli a due e tre ruote e ai quadricicli, ai costruttori di trattrici, macchine agricole, macchine da giardinaggio, macchine movimento terra. Federveicoli si farà portavoce delle imprese associate ad Ancma, Anfia e Unacoma nei rapporti con istituzioni e amministrazioni, con Confindustria e con altre associazioni e fondazioni. Un ruolo legittimato e rafforzato dal peso economico e politico dell'intera struttura: oltre 780 aziende associate per un totale di circa 333.000 addetti tra dipendenti diretti e indotto e un fatturato di circa 77 miliardi di euro l'anno. Questo fa di Federveicoli la seconda federazione settoriale a livello nazionale dopo l'Ance (Associazione nazionale costruttori edili). Federveicoli è coordinata da un presidente scelto tra quelli delle associazioni fondatrici e indicato a rotazione dal direttivo della federazione.
«Federveicoli nasce dall'esigenza di attuare strategie e svolgere attività di comune interesse per l'intera filiera veicolistica nazionale e per il suo indotto, armonizzando e migliorando l'efficienza dei servizi alle imprese offerti dalle associazioni fondatrici - ha dichiarato Eugenio Razelli, Presidente di Anfia e attuale numero uno di Federveicoli -; attraverso la federazione realizzeremo importanti sinergie non solo sul fronte delle relazioni istituzionali, ma anche nei progetti di internazionalizzazione - per esempio partecipando insieme a missioni e fiere di settore nei mercati esteri target - nei rapporti con le istituzioni comunitarie, lavorando congiuntamente a progetti di formazione e di ricerca, nella realizzazione di studi e nell'organizzazione di dibattiti e convegni sui temi di maggior attualità e rilevanza per il settore. A fondamento di tutto ciò, il dialogo tra le associazioni federate e, a monte, tra queste e la rispettiva base associativa, presupposto indispensabile per il buon funzionamento del sistema».
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