Nautica

Razeto: "Siamo il 25% del fatturato nautico"

È un viaggio nel futuro tecnologico: dalla passerella telescopica o rotante, all’antenna più piccola del mondo, al primo ricevitore Gsm (info meteo) per la nautica. Molte le novità nel campo degli accessori in mostra a Genova

Razeto: "Siamo il 25%
del fatturato nautico"

È un mondo affascinante, un viaggio nel futuro tecnologico: dalla passerella telescopica o rotante, all’antenna più piccola del mondo, al primo ricevitore Gsm (informazioni meteo) per la nautica. Sono molte le novità nel campo degli accessori in mostra. È un settore vastissimo quello dei componenti e degli accessori: si va dagli oblò, alle cime e alle pinne stabilizzatrici, ai filtri e alle pompe di sentina, agli avvolgicavi, passando per le catene di ancoraggio, i dissalatori, i sensori anticollisione, senza dimenticare le biciclette pieghevoli da barca o le pelli ecologiche per l’arredo interno. Nel padiglione C della Fiera sono in mostra le ultime novità dei 500 espositori. Ma allargando il campo, in questo segmento rientrano anche i motori che sono esposti nel padiglione S. «L’accessoristica - dice Andrea Razeto, consigliere di Ucina e titolare di un’azienda che produce ferramenta e accessori di design per le imbarcazioni - rappresenta il 25% del fatturato totale della nautica. Il 40% della produzione viene esportato». L’attenzione all’export è una caratteristica che si concretizza, nelle giornate del Salone, con l’arrivo per il Tech Trade di 36 operatori stranieri provenienti da 22 Paesi: sette dal Brasile, cinque dalla Cina, due dagli Usa, due dalla Russia, altri sono annunciati dall’Argentina, dal Cile, dalla Croazia, dal Libano, dalla Corea, da Singapore. Durante la mattinata meeting presso Ucina, mentre nel pomeriggio le tematiche verranno approfondite presso gli stand. «Qui a Genova - aggiunge Razeto - è tradizione portare le novità. È il primo salone autunnale importante, la vetrina principale. Certo, è preceduto da Cannes, che però è una rassegna più piccola e comunque non prevede l’accessoristica, e da quello di Monaco, che è riservato ai maxiyacht di lusso». Ovviamente il settore ha risentito della crisi economica: «Noi accessoristi - conclude Razeto - vendiamo se i cantieri vendono le barche, ma il fatto di esportare molto ha consentito al nostro comparto di mantenere una certa vivacità. Restiamo ottimisti.

Il solo fatto di investire nel Salone di [TESTO]Genova lo dimostra».

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