Razzi su base italiana Non ci sono feriti

Sette razzi sono stati sparati ieri contro una base militare che ospita anche i soldati italiani a Bala Murghab, nell’Ovest dell’Afghanistan: nessuno è rimasto ferito. Gli alpini hanno risposto al fuoco con sei colpi di mortaio e hanno «neutralizzato la minaccia». La notizia è stata confermata dal generale Claudio Berto, comandante della Brigata Taurinense del contingente italiano in Afghanistan. Lo scontro a fuoco, come ha riferito lo stesso generale Berto ai giornalisti nel suo quartier generale di Herat, è avvenuto ieri intorno a mezzogiorno, ora locale. «I militari italiani della task force North - ha detto il generale - hanno sparato sei colpi di mortai da 120 millimetri contro il punto di lancio dei sette razzi che nelle 48 ore precedenti avevano colpito, senza conseguenze, la base operativa avanzata di Bala Murghab, a Nord di Herat, dove oltre alle forze italiane risiedono unità dell’esercito afgano e americano».

Il fuoco dei mortai della 106/a compagnia del 2/o reggimento alpini di Cuneo «ha neutralizzato con precisione la minaccia, dopo l’esatta individuazione del punto di lancio da parte di un nucleo speciale dell’esercito statunitense e non prima - ha spiegato Berto - di aver verificato l’assenza di civili nella zona». Lo scontro è avvenuto a seguito dell’operazione «Come On» nella provincia di Badghis, a Nord di Herat, iniziata undici giorni fa dalle forze afgane e da quelle della Nato.

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