Un Razzo spento non illumina lo sci azzurro

AdelbodenIl "razzo" si è spento ancora. Dopo la fiammata buona del quarto posto di Zagabria, ad Adelboden Giuliano Razzoli è partito come a Cape Canaveral ed è arrivato al traguardo derapando di lato dal corridoio destinato agli addetti ai lavori. A tradirlo, quando aveva un buonissimo intertempo, il muro finale, con quel tuffo nel boato dei 29 mila spettatori di Adelboden che tifavano anche per lui, come conviene col campione olimpico a caccia di riscatto. E invece Razzoli "ruzzola" nella seconda porta del muro. «Una buca e via - spiega l’olimpionico - :stavo controllando perché sapevo che la pista era segnata, sono molto amareggiato».
La neve, per combattere il caldo, era tenuta insieme col sale dosato in abbondanza, roba da far alzare a tutti la pressione; la tracciatura poi era birichina, ma in fondo adatta ai migliori al mondo. Però gli italiani ieri son sembrati valanga azzurra nel senso un po' più letterale del termine: alla fine non ne è rimasto nemmeno uno. Come "dieci piccoli indiani", un thriller fra le porte strette, protagonisti i nostri, usciti uno ad uno. Dopo Razzo, Manfred Moelgg, con il miglior intermedio, viene sbalzato da una buca, decolla e atterra sulla dura verità: non ci siamo. Poi tocca a Cristian Deville che butta la possibilità di fare punti importanti, mentre Patrick Thaler e Giovanni Borsotti scendono oltre il tempo massimo.
Così per la seconda manche si qualifica solo Stefano Gross, ma il destino di una "giornata no" attende al palo anche lui. Si potrà dire, a parziale discolpa, che su 76 concorrenti ben 25, fra cui molti big, non han passato il primo turno. Ogni nazione si lecca le ferite: la Francia perde Lizeroux e Grange, gli Stati Uniti Ligety e Miller. Finisce ko Benni Raich, ma in compenso il Wunderteam piazza Hirscher e Herbst secondo e terzo dietro ad un'inarrivabile Ivica Kostelic che attacca e tiene tutti a grande distanza.
Per gli azzurri le buone notizie arrivano almeno da Altenmarkt dove il superG femminile ritrova ancora Elena Fanchini settima, nella gara vinta da Lara Gut su Vonn e Gisin.

Buonissime, invece, le altre news "rosa" dalla Val di Fiemme dove la polacca Justyna Kowalczycz vince il tour de ski davanti alla norvegese Therese Johaug e ad una doppietta azzurra: terza è Marianna Longa sul podio, medaglia di legno ad Arianna Follis.