Rcs, in rosso il primo trimestre

da Milano

Il trimestre di Rcs Media Group, l’editore del Corriere della Sera, è finito - per la prima volta in anni recenti - in rosso. Il risultato netto è stato negativo per 18,6 milioni, che si confronta con l’utile di 16,9 milioni dello stesso periodo del 2007. Il presidente, Pier Gaetano Marchetti, si è mostrato cautamente fiducioso sul ritorno all’utile nel secondo trimestre: «Lo speriamo», ha risposto a una domanda in tal senso.
Tale risultato è avvenuto nonostante i ricavi e la raccolta pubblicitaria siano aumentati: quest’ultima addirittura del 21,1%, passando da 185,9 a 223,9 milioni (di cui 33,6 derivanti da attività del gruppo Recoletas, acquisito nel 2007). Anche tale operazione, insieme all’acquisizione delle quote di minoranza di Veo Television, ha appesantito gli oneri finanziari che derivano da un indebitamento cresciuto di 164 milioni rispetto al 31 dicembre, a quota 1.130,2 milioni. Quanto ai ricavi, essi sono aumentati dell’8,7%, passando da 581,3 a 631,8 milioni (70,6 vengono da Recoletas). In lieve flessione i risultati diffusionali, passati da 340,4 a 338,7; il calo è attribuito a mutati criteri di contabilizzazione, senza i quali ci sarebbe stato, al contrario, un incremento di 8,4 milioni (tra i quotidiani, il Corriere ha venduto il 2,1% di copie in meno, la Gazzetta dello Sport il 3,5% in più).
I problemi del trimestre riguardano la bassa stagionalità del settore e, nel complesso, il difficile contesto nel quale opera l’editoria.


Hanno pesato investimenti promozionali, soprattutto in Spagna, e quelli per il rinnovamento della Gazzetta.
Sul risultato finale ha pesato soprattutto la svalutazione della partecipazione nella Poligrafici editoriale (Riffeser), «costata» da sola 5,6 milioni di euro.

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