da Milano
«Sulla questione della tivù ribadisco che nessuno in Rcs ha mai esaminato alcun dossier per TiMedia. Non cè assolutamente niente di nuovo, per il momento». Antonello Perricone nega che Rcs sia interessata al business televisivo. Anche se aggiunge quel «per il momento» che potrebbe tornare interessante qualora - dopo il passaggio di Telecom Italia ai nuovi soci guidati da Telefonica - La7 finisse sul mercato.
Per il resto lad del gruppo editoriale del Corriere della Sera ha ieri presentato la prima semestrale dopo il consolidamento del gruppo spagnolo Recoletos. «Ora le attività estere del gruppo - ha detto Perricone - pesano per il 38% sul totale». Ed è questa diversificazione che ha permesso ai ricavi e allutile di crescere con dinamiche migliori di quelle nazionali: il fatturato è di 1,31 miliardi (+15,6%), mentre lutile netto del periodo è stato di 144,3 milioni.
Lad del gruppo Rcs è «soddisfatto dellandamento del primo semestre», ma non ha voluto nascondere che rimangono «delle incognite» sul settore, in particolare a causa della «scarsissima visibilità» del mercato pubblicitario nellultimo trimestre dellanno. Confermate le difficoltà del settore dei «collaterali», con la sola eccezione degli allegati alla Gazzetta dello Sport.
Il gruppo Recoletos ha comportato un aumento dei debiti, per oltre un miliardo. Una situazione patrimoniale definita comunque «sostenibile», tanto che «non è previsto alcun aumento di capitale».