Berrettino verde militare, camicia verde, giaccone grigio, pantaloni scuri e occhiali al collo. Max Leitner è arrivato così, scortato dai carabinieri che qualche ora prima lo avevano arrestato, alle 12,45 alla caserma del comando provinciale dellArma di Bolzano. 53 anni originario di Elvas nei pressi di Bressanone, è stato catturato alle 7,50 in un appartamento al piano rialzato di una villetta al civico di via Weisskirche a Vandoies di Sopra, paesino altoatesino in val Pusteria. Poco prima del blitz conclusivo condotto dagli uomini del Gis, il gruppo dintervento speciale della Benemerita, i militari avevano tratto in arresto il proprietario dellappartamento dove si nascondeva il pluri-rapinatore. Si tratta di Erwin Heinrich Purer, 61 anni, probabilmente un cugino del Vallanzasca dellAlto Adige, uno dei soprannomi di Leitner. I Reparti speciali, che avevano da tempo individuato la villetta a schiera nella quale il malvivente si era rifugiato da più di un mese, hanno atteso che il padrone di casa si allontanasse dallabitazione.
Leitner, evaso per la quinta volta, il 28 ottobre non aveva fatto rientro al carcere di Asti al termine di un permesso che lo ha visto soggiornane presso la canonica di Valenzani. Al momento dellarresto, Leitner si trovava in soggiorno sdraiato sul divano. Frastornato per linsolito risveglio, successivamente il re delle evasionì si è tranquillizzato dopo aver riconosciuto alcuni militari del nucleo investigativo del comando provinciale di Bolzano. Loperazione ha visto impegnati circa cinquanta uomini.
Leitner, alle spalle molte condanne per rapina a banche e portavalori, ha collezionato sei evasioni tra il 1990 e il 28 ottobre 2011 tra l'Austria e l'Italia, ma la sua ultima fuga è durata meno di due mesi. A fregare l«Arsenio Lupin italiano», è stato un video postato su Youtube (nella foto a sinistra), nel quale Leitner berretto e cappuccio in testa, ringraziava gli utenti di Facebook per la loro solidarietà e nel quale chiedeva la grazia al presidente Giorgio Napolitano. E sono stati proprio alcuni elementi del video ad incastrarlo. Per l'ultima evasione di Leitner è stato indagato dalla procura della Repubblica di Asti anche il cappellano del carcere Don Ugo Bussolino,che, secondo gli investigatori, lo avrebbe aiutato a fuggire.
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