da Londra
Dopo aver sparato a zero sul degrado di Milano da Londra che è più bella che mai anche se invasa dai topi, Armani smorza i toni e annuncia un nuovo progetto per la nostra città. «In primavera cominceranno i lavori per lalbergo di via Manzoni: 90 stanze di minimo 55 metri quadrati luna, praticamente delle mini-suite», spiega aggiungendo che sul bellissimo edificio del 1949 dove sorge il suo celeberrimo megastore verrà ricavata una grande terrazza panoramica con tanto di bar, ristorante e centro benessere. «Rinnoveremo anche il negozio», conclude lo stilista imprenditore che rimprovera agli architetti una certa rigidità nel progettare gli spazi della vendita e le vetrine. «Ecco perché mi tocca seguire i progetti personalmente - sostiene -, non è compito mio decidere se un muro può essere abbattuto oppure no, ma certo capisco meglio di loro come esporre la merce e far scattare la voglia di far shopping nella gente». Inevitabile a questo punto chiedergli come mai simbarca in unimpresa tanto costosa visto che per primo giudica Milano nel peggior modo possibile. «Questo non è vero - sostiene -, ho solo detto che mi sembra un po una parrocchietta, senza il respiro internazionale che dovrebbe avere. La moda è importante, ma da sola non basta: bisogna che tutti si rimbocchino seriamente le maniche per migliorare la città. Infatti penso che la Moratti vada sostenuta: sta mettendo il naso dappertutto e non si concede un attimo di tregua. Ho saputo che è arrivata per prima a consolare i superstiti della palazzina crollata in via Lomellina. Brava Letizia, così si fa».
La stampa inglese presente allappassionata esternazione dello stilista imprenditore chiedeva intanto quando sarà pronto lalbergo Armani.
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