Il Real replica a Platini: «Non abbiamo finito...»

Il Real Madrid in piena crisi bulimica? Assolutamente no. Spesi oltre duecento milioni in poco più di un mese, la campagna acquisti prosegue senza sosta. Anche se ora qualche piccolo problema in più rispetto a prima c’è.
Ma andiamo con ordine. Alla «casa blanca» sono pervenute le critiche di Michel Platini: diciamolo subito, non hanno troppo colto nel segno. Il presidente dell’Uefa si era detto preoccupato considerando incredibile l’esborso di 94 milioni per un solo giocatore (Cristiano Ronaldo) e vedendo nell’appoggio delle banche l’arma fondamentale di Florentino Perez. Jorge Valdano, ds dei madridisti, ma ancor prima uomo di assoluta fiducia della scuderia del presidentissimo, ha ribaltato la questione: «Il Real è il club più ricco del mondo, capace di generare enormi introiti. Per questo motivo può comprare giocatori di prima categoria».
E per lo stesso motivo vuole regalare altre soddisfazioni estive ai suoi tifosi. Kakà, Ronaldo, Albiol e Benzema non rimarranno soli: è stato lo stesso Valdano a confermarlo. «Abbiamo bisogno ancora di tre-quattro acquisti. Nomi non ne faccio, ma arriverà senz’altro un centrocampista». L’identikit è quello di Xabi Alonso, pallino di Benitez che lo allena al Liverpool, ma la considerazione di Pellegrini, il neoallenatore del Real, non è diversa. Le cifre ballano tra un minimo di 25 milioni, valutazione dei Reds, e i quasi 40 a cui si arriverebbe inserendo nel pacchetto il difensore Arbeloa (altro obiettivo dei galacticos). Gli altri nomi sono quelli dell’interista Maicon (richiesta di Moratti: 40 milioni) e il trequartista del Bayern Franck Ribery, il quale ha candidamente dichiarato: «Voglio andare via: o al Real o niente». In questo caso sarebbero pronti 50 milioni sulla strada di Monaco, ma i bavaresi spingono per avere qualcosa in più.
Ma, forse per la prima volta, un piccolo problema in sede di mercato c’è: ed è stato sempre Valdano a rivelarlo. «All’inizio avevamo fretta di concludere gli affari, ora possiamo rallentare». Come, Florentino Perez prudente? Certo che no, il fatto è che esiste un ostacolo che hanno tante big: sfoltire la rosa. «L’uscita di giocatori incomincia ad essere una condizione perché ne arrivino altri». Sinora solo Saviola ha ceduto, ed è passato al Benfica. Nella lista dei cedibili rimangono Diarra, Drenthe, Sneijder, Van Nistelrooy, Huntelaar e Robben: hanno poca voglia di muoversi, a Madrid si sta bene e l’ingaggio è buono. Ma Valdano è un dirigente ottimista: «È pesante l’idea di non essere più protagonisti ma se vogliono andare al prossimo Mondiale devono cercare di giocare tutta la stagione».
Le spese pazze cominciano a farsi sentire: ora il Real Madrid vorrebbe incassare qualche soldo. D’accordo le migliaia di magliette di Kakà vendute, ma lo stesso Perez ha chiesto allo sponsor un ridimensionamento degli investimenti, secondo la ricostruzione di El Pais.

L’Adidas, per la crisi mondiale, voleva ribassare l’impegno economico, Florentino ha rilanciato: «Voglio una somma doppia, 60 milioni». E conta di fare così, o quasi, con tutti gli altri sponsor: una mossa che, almeno per qualche istante, ci fa tornare a guardare al Real Madrid come un club della terra, meno stellare.

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