Il cda della Società Reale Mutua di Assicurazioni, la più antica compagnia italiana in forma di mutua, ha approvato i conti della semestrale 2010. Per quanto riguarda i risultati della capogruppo Reale Mutua, si registra un utile pari a 17,7 milioni, di cui 4,5 milioni per la sezione Vita e 13,2 milioni per il comparto Danni, confermando i dati di giugno 2009.
La raccolta premi del lavoro diretto è risultata in crescita rispetto al primo semestre 2009 (+2,9%), attestandosi a 907,2 milioni di euro, grazie all'incremento dei rami Danni, pari al 4,9%, variazione superiore alla media di mercato.
Il combined ratio migliora di 5,4 punti percentuali, per effetto sia della minor incidenza delle spese di gestione sia della diminuzione del rapporto sinistri a premi; quest'ultimo, in particolare, si attesta al 75,1% rispetto al 78,9% del primo semestre 2009. Tale risultato è influenzato, in senso positivo dall'andamento dei rami non-Auto, che risentono della minore intensità, rispetto alla prima parte dell'esercizio 2009, degli eventi naturali.
Gli investimenti della compagnia, che hanno raggiunto i 5.562 milioni di euro, con un incremento rispetto all'anno precedente (+ 4,42%), hanno generato redditi netti per circa 96 milioni di euro, in diminuzione rispetto al primo semestre 2009 per effetto delle rettifiche di valore dei titoli. Reale Mutua, come nell'esercizio passato, ha scelto di non avvalersi del regime facoltativo concesso dall'Isvap con la norma nota come «salvabilanci», per la valutazione alle quotazioni riportate nell'ultimo esercizio approvato degli elementi dell'attivo non destinati a permanere durevolmente nel patrimonio dell'impresa.
Contestualmente, è stata approvata la Relazione semestrale consolidata relativa al 2010 del gruppo Reale Mutua che registra un utile di gruppo pari a 2,3 milioni, contro una perdita del 2009 di 33 milioni. In tale contesto, si segnalano i risultati positivi, oltre che della capogruppo, della controllata spagnola Reale Seguros e di Reale Immobili, la principale società immobiliare del gruppo.
Esaminando i dati, la raccolta premi del lavoro diretto cresce dell'1,17%, passando da 1.700 a 1.720 milioni di euro. In particolare, 1.366 milioni di euro si riferiscono ai rami Danni (+ 1,9%), mentre i rami Vita pesano per 354 milioni di euro (- 1,4%).
Il combined ratio di gruppo nel semestre si riduce al 101,7% (nel primo semestre 2009 era pari al 106,5%), diretta conseguenza di un miglioramento nel rapporto sinistri a premi, che passa dal 78,3% del 2009 al 74,3%. Il patrimonio netto di pertinenza del gruppo si attesta a 1.731 milioni di euro (-1,8% rispetto al 31 dicembre 2009).
«I risultati dell'andamento tecnico e dei costi di gestione, sia della Società sia del gruppo, registrano evidenti segnali di miglioramento, incoraggiandoci a perseverare con determinazione nel lavoro svolto fino a oggi. Manteniamo così intatta la nostra grande solidità patrimoniale, rendendola inattaccabile anche in questi anni di generale crisi economica - ha dichiarato il direttore generale Luigi Lana -; l'ulteriore recupero dell'efficienza, intesa come mantenimento dei più alti standard del servizio a fronte di una riduzione dei costi, rimane l'obiettivo cui tendere con il nostro impegno quotidiano, a ogni livello.
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