Reazioni Papà Stasi: «Spero i Poggi tornino a parlarci»

«Siamo contenti di questa sentenza, ma profondamente addolorati per la famiglia di Chiara. Per noi lei era come una figlia. E spero che un giorno i genitori di Chiara tornino a parlare con noi». Lo ha detto Nicola Stasi, il papà di Alberto, all’indomani della sentenza con cui il giudice di Vigevano, Stefano Vitelli, ha assolto il figlio dall’accusa di aver ucciso la fidanzata Chiara Poggi il 13 agosto 2007. Chiuso nella sua autorivendita di ricambi per auto in via Tramia a Garlasco, il paese in cui avvenne il delitto, Nicola Stasi ha concesso soltanto poche battute ai giornalisti. «Dopo un incubo durato due anni e mezzo il giudice ha creduto nell’innocenza di Alberto - ha detto -. Sappiamo che potrebbe esserci un secondo grado di giudizio e che Alberto sarà ancora costretto a difendersi. A questo punto vogliamo sapere chi ha ucciso la povera Chiara, ma il timore è che il vero colpevole di questa storia non verrà mai fuori perché sono stati fatti molti errori nell’inchiesta». Ora il papà di Alberto chiede «rispetto e silenzio»: «Adesso - ha concluso invitando i giornalisti ad andarsene - lasciateci in pace».
Dall’altra parte, c’è la famiglia Poggi. «Non è stata fatta giustizia per Chiara», avevano detto i genitori della ragazza uccisa in una conferenza stampa subito dopo la sentenza. «Ora spero avremo un po’ di tranquillità, ultimamente ci sono state tante udienze e la tensione c’era. Resto fiduciosa nella giustizia, la speranza ce l’ho sempre». Così la madre di Chiara Poggi, Rita, intervistata dal Tg1.

Sulla soddisfazione di Alberto Stasi, ha detto la signora Poggi, «non dico niente, non ci ho fatto caso. Dal giudice ho avuto una buona impressione, è stato molto scrupoloso, aveva un compito difficilissimo con tante perizie. Ha deciso così».

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