Recco mette le mani sul suo 23° titolo battendo ancora il Savona in gara -2 10-9 (2-2, 3-1, 3-3, 2-3). «Ea non si tocca». La pro Recco si presenta con questa scritta sulle t-shirt bianche ad inizio gara, quasi volendo gridare al mondo l'innocenza di Mangiante per il deferimento dell'antidoping risalente ai fatti del 2008.
Clima teso, tanto nervosismo in vasca e fuori
Mistrangelo lo aveva annunciato: «Partiremo forte, decisi, liberi mentalmente». Ed in effetti la formazione biancorossa è partita più decisa rispetto a gara -1. Ma la Pro, partita forse un po' contratta, si è sbloccata subito: dopo il pari della prima frazione i padroni di casa hanno preso il comando delle operazioni ed in un paio di minuti rompono l'equilibrio del primo tempo, portandosi sul +2 con Figlioli e Giorgetti. La voglia del Savona non affonda a Punta Sant'Anna: Rizzo accorcia, ma la grande astuzia dei biancocelesti porta Calcaterra in rete, sfruttando una superiorità. Ma come già in gara -1 la differenza in vasca la fa sempre Stefano Tempesti, portierone del Recco e della nazionale che è in uno stato di forma strepitoso.
I due gol di vantaggio dei padroni di casa al riposo lungo sono una garanzia per tenere a bada il Savona, che con il suo uomo migliore, Mladen Janovic, continua a punzecchiare Tempesti che alla fine capitolerà ben quattro volte con il montenegrino.
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