Quintali di polvere pirica, 20mila mortaretti, 300 cannoni, 12mila bombe, 5 chilometri di cavi elettrici, 10 centraline, 500 accenditori elettrici, 1000 connettori elettrici e oltre 10mila persone con naso all'insù le sere del 7 e 8 settembre.
Sono i numeri della sagra del fuoco di Recco presentata ieri mattina nella sede della Regione dal sindaco di Recco Gianluca Buccilli, dal presidente regionale Claudio Burlando e dai rappresentanti dei sette quartieri, Bastia, Collodari, Liceto, Ponte, San Martino, Spiaggia, Verzemma, che si daranno battaglia, a colpi di botti e spettacoli pirotecnici, per vincere la prestigiosa manifestazione in onore della Madonna del Suffragio, patrona di Recco.
Il programma prevede giovedì 6 l'apertura degli stand gastronomici con la benedizione dei bambini e il canto dei Vespri e alle 22,30 gli spettacoli pirotecnici dei quartieri Bastia, Ponte e Collodari. Sabato 8 il clou con la sparata dei mascoli del quartiere Verzemma alle 13, la processione per le vie cittadine dell'arca di N.S. del Suffragio alle 21 e gli spettacoli pirotecnici dei quartieri Liceto, San Martino, Spiaggia, alle 22,30. A mezzanotte ancora sparata di mascoli del quartiere San Martino nel greto del torrente antistante il santuario. Per l'occasione la cittadina del Golfo paradiso sarà raggiungibile anche grazie a un servizio di vaporetti fra il porto Antico e Camogli per poi proseguire con un pulmino fino al lungomare recchese. L'Atp ha organizzato una serie di bus con corse straordinarie sia venerdì, sia sabato, mentre Trenitalia ha programmato sette convogli straordinari per entrambe le serate. Tutti i dettagli e gli orari possono essere consultati sul sito www.sagradelfuoco.it che elenca dettagliatamente il programma della manifestazione.
I festeggiamenti in onore di N.S. del Suffragio coinvolgono tutta Recco che per l'occasione si divide in sette quartieri risalenti all'inizio del secolo scorso. L'incoronazione solenne della Suffragina avvenne l'otto settembre 1824 per opera del cardinale Lambruschini. Si ricorda che gli antichi velieri recchesi portavano il nome augurale Madonna del Suffragio e ne conservavano a bordo l'immagine protettrice. L'otto settembre alle tre e mezza i quartieri salutano la nascita della vergine Maria con tradizionali salve di cannone al termine delle quali si santifica la messa dell'alba. Durante il periodo bellico e nei primi anni della ricostruzione di Recco, rasa al suolo dai bombardamenti, la festa si è svolta nonostante le non facili condizioni causate dalla guerra. Il 1974, centocinquantesimo anniversario dell'incoronazione di N.S. del Suffragio, fu l'ultimo anno che i quartieri realizzarono le sparate e i fuochi nei loro rioni di appartenenza. Dall'anno successivo i fuochi vennero sparati sul mare per motivi di sicurezza dovuti all'espansione edilizia della cittadina.
Nei primi anni del dopoguerra a Recco esisteva la fabbrica di fuochi artificiali di Carlitto Mosto, che, insieme a Manuelo Leverone di Cicogna e alla ditta Garbarino Pizzetti di Cicogna, furono i maestri pirotecnici incontrastati fino all'inizio degli anni sessanta. Dopo la loro scomparsa si è persa la tradizione pirotecnica ligure a favore di quella napoletana. Adesso tutte le ditte che confezionano e organizzano i fuochi di Recco sono campane.
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