RomaFunghi cinesi avariati, materie prime per fare il pane con la data di scadenza contraffatta, carne e latticini in pessimo stato di conservazione, persino acqua minerale scaduta che stava per essere messa in commercio. Sono solo alcuni dei prodotti alimentari sequestrati dai Nas in quattro giorni, dal 19 al 22 gennaio, nel solco della politica di «tolleranza zero» messa in campo dal ministero della Salute a difesa dei cittadini.
Loperazione «Setaccio», il primo maxi-sequestro del 2009, ha portato, dopo 717 ispezioni, alla denuncia di 315 persone e a 499 infrazioni contestate (61 penali e 438 amministrative). Un milione e 200mila le confezioni di prodotti dannosi per la salute bloccate prima di arrivare in tavola, per un valore di 8 milioni di euro. Gli alimenti contraffatti, scaduti, o male conservati sono stati individuati dai carabinieri in magazzini e depositi allingrosso di tutta Italia, 36 dei quali sono stati chiusi, per un valore di dieci milioni di euro.
La Regione più virtuosa si è dimostrata la Sardegna, con una sola contestazione a fronte di 52 controlli, mentre al primo posto per le sanzioni si è piazzata la Sicilia, dove su 59 ispezioni sono state riscontrate 32 irregolarità, e la Campania (26 su 39). Se le Regioni del Sud mostrano una maggiore concentrazione di illeciti, nemmeno Piemonte ed Emilia Romagna se la cavano bene, con la metà degli esercizi controllati trovati fuori regola. In termini di quantità, invece, i sequestri più consistenti si sono registrati in Calabria, Campania e in Veneto.
«Nessuna tolleranza per le frodi alimentari - ha detto il sottosegretario alla Salute Francesca Martini - soprattutto in questo contesto economico così difficile». La Commissione europea comunque, ha ricordato il sottosegretario, «ha promosso a pieni voti la sicurezza dellagroalimentare italiano, designando lItalia come il Paese più scrupoloso nel fare i controlli».
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