Recuperiamo il ritmo cardiaco

La tecnologia digitale offre oggi informazioni più affidabili sull’effettivo stato di salute del paziente cardiopatico

La prevenzione delle malattie cardiovascolari, la qualità della vita dei pazienti portatori di dispositivi come pacemaker o defibrillatori, l'impiego della telecardiologia per il controllo a distanza dei pazienti, ma soprattutto le innovazioni tecnologiche sia nella didattica, nell'ablazione e nei dispositivi per la terapia della resincronizzazione cardiaca (crt). A Nizza al sedicesimo Congresso internazionale di elettrofisiologia ed elettrostimolazione cardiaca (Cardiostim), questi temi sono stati al centro dell'attenzione degli oltre 5 mila elettrofisiologi (cardiologi esperti nella funzione elettrica del cuore). In agenda quest'anno anche due celebrazioni: il trentennale del congresso e i 50 anni di vita del pacemaker. Cosa permette al medico e al paziente l'avanzamento tecnologico in questo ambito? Utili indicazioni arrivano dal primo defibrillatore impiantabile completamente digitale, per la gestione automatica delle aritmie cardiache, in grado di offrire la terapia tecnologicamente più avanzata ai pazienti affetti da variazioni del ritmo cardiaco, insufficienza cardiaca, rischio di morte improvvisa. «defibrillatori impiantabili sono dispositivi salvavita che entrano in funzione non appena si verifica un'aritmia ventricolare, vero e proprio evento fatale ed improvviso, neutralizzandola con una scarica elettrica ed evitando così l'arresto cardiaco», spiega il professor Massimo Santini, direttore della cardiologia del San Filippo Neri di Roma. In Italia sono 246 mila le persone con gravi aritmie a rischio di morte cardiaca improvvisa che solo un defibrillatore impiantabile riesce a riconoscere e a trattare tempestivamente con successo. Ogni anno la mancanza di questi dispositivi porta alla perdita di 57 mila vite, una ogni 9 minuti, 156 al giorno. Il nuovo apparecchio di Medtronic, impiantabile sottocute nel torace, già disponibile in Italia, regola in modo automatico tutti i parametri. In caso di anomalia allerta con segnale acustico e comunica wireless mediante una trasmittente con l'ospedale di riferimento, permettendo in questo modo un controllo a distanza del paziente da parte del medico. Da qui, per il portatore, anche più sicurezza e una migliore qualità di vita.

«Per la prima volta abbiamo a disposizione defibrillatori con automaticità completa e la tecnologia digitale che offre un’alta fedeltà nella registrazione e trasmissione dei dati, aiutando così il cardiologo», precisa il professor Santini.

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