Redditi, i ricchi e poveri di Tursi non la cantano sempre giusta

Redditi, i ricchi e poveri di Tursi non la cantano sempre giusta

(...) Ieri Giorgio Guerello, insieme ai vicepresidenti Nicolò Scialfa (83.554 euro) e Alberto Gagliardi, ha presentato i redditi dei consiglieri comunali e degli assessori per il periodo di imposta 2009. E il vice presidente formalmente ancora in quota Pdl ha approfittato dell’occasione per criticare il collega Enrico Musso che però almeno dopo aver tanto criticato il suo partito, l’ha almeno lasciato: «Quando si fa il senatore, bisogna rinunciare alla carica da consigliere comunale». Tuttavia sembrerebbe che l'efficientissimo ufficio di presidenza non sia stato in grado di fare bene i conti. Infatti la più povera della sala rossa risulta l'avvocato Giorgia Mannu del Pd con un reddito imponibile di soli 5.076 euro. Praticamente una «morta di fame quasi costretta a chiedere l'elemosina in via Garibaldi», come lei stessa scherzandoci su ha dichiarato. «Negli uffici di Guerello - ha spiegato Mannu - non sanno leggere i redditi da lavoro autonomo come quelli degli avvocati. Per il 2009 avevo dichiarato un reddito imponibile dai 25mila ai 30mila euro. Ho 38 anni e da dieci anni faccio l'avvocato. Non vorrei mai giustificare un reddito così basso all'Ordine o, peggio, alla Guardia di Finanza. L'informazione di Guerello è un grossolano errore».
L'altra «poveraccia» è Erminia Federico che però è giustificata in quanto prende il gettone di presenza (5.626 euro), ma non lavora perché casalinga. Un pochino meno poveri sono l'imprenditore Andrea Proto che dichiara 18.634 euro e il figlio del «re delle carni» a Genova, Stefano Balleari, il quale guadagna 18.741 euro lordi all'anno, abbastanza per sopravvivere considerato che la bistecca non gli mancherà di certo.
Chi guadagna ancora meno di loro, con 17.846 euro, è Luciano Grillo ormai battezzato a Tursi come l'agente immobiliare che quasi non vende manco una casa. La crisi immobiliare, si sa, è molto dura per chi fa quel mestiere. Tra i meno ricchi, ma in grado di sopravvivere fra lavoro ed emolumenti comunali, sono il consulente Marcello Danovaro (24.567 euro), l'edicolante Giampaolo Malatesta (30.945), la casalinga Lilli Lauro (33.538), il pensionato operaio Arcadio Nacini (35.081), l'avvocato Emanuele Basso (36.309), il pensionato Guido Grillo (37.449), Salvatore Lecce (38.466), l'insegnante Remo Viazzi (39.111), Emanuele Guastavino (39.409), Umberto Lo Grasso (39.633). Il capogruppo Pdl Matteo Campora dichiara 48.039 euro, la vicepresidente della giunta regionale Marylin Fusco 55.441, il leader de La Destra Gianni Bernabò Brea 63.824, il capogruppo della Lega Nord Alessio Piana 41.879.
Dai consiglieri agli assessori. Il vicesindaco Paolo Pissarello è pure «vice» Paperon De' Paperoni in quanto guadagna 234.804 euro con soli 66.326 euro di compensi per il suo ruolo a Tursi. Gli altri assessori percepiscono uno stipendio di 57.482 euro, ma c'è chi dichiara meno. È il caso di Stefano Anzalone (54.966), Simone Farello (53.576) e Giuseppina Montanari (51.806).
«Sono assessori che sono entrati successivamente in giunta - ha spiegato Guerello - e quindi nel 2009 hanno percepito un minor stipendio».
Francesco Miceli ha guadagnato 158.911 euro, Mario Margini 155.446, Elisabetta Corda 139.

125, il sindacalista ex Lotta Continua Andrea Ranieri 88.134, Paolo Veardo 73.647, Giovanni Vassallo 70.799, Carlo Senesi 67.140, Roberta Papi 57.776, l'ultrà dei centri sociali Bruno Pastorino 57.482, Francesco Scidone 57.463.

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