La premessa è chiara: per abbattere lo smog non servono a nulla provvedimenti spot o blocchi del traffico. Per questo la Regione programma da sola il suo piano abbatti-inquinamento. E lo fa senza toccare il traffico né le auto dei privati ma imponendo restrizioni su industrie e condomini. A lunga scadenza. «Cominciamo con una politica di incentivi - spiega l’assessore all’Ambiente Marcello Raimondi - e solo dopo partiremo con i divieti».
Entro la fine dell’anno saranno imposti limiti più restrittivi sulle emissioni di azoto degli impianti di produzione di energia e il provvedimento non sarà più valido solo nelle aree critiche ma in tutta la regione. Parallelamente sono previsti incentivi pari a 25 milioni. Il Pirellone mette sul piatto 19 milioni per l’installazione di pompe di calore e 2 milioni per l’installazione di filtri antiparticolato sui mezzi diesel del cantieri: ogni impresa potrà avere un contributo dai 4mila ai 5mila euro se presenterà domanda entro la metà di aprile. Ci saranno più controlli sulle caldaie condominiali in vista del primo agosto: da quel giorno in tutta la regione scatterà l’obbligo della termoregolazione e contabilizzazione autonoma del calore per gli impianti superiori a 350 kw (super condomini con più di 20 appartamenti) installati prima del 1997. E poi si punta sui mobility manager, cioè gli ingegneri che aiuteranno le aziende a ottimizzare i flussi casa-lavoro dei dipendenti, studiano, caso per caso, alternative all’auto privata. In base a un accordo tra Regione e Aci, i mobility manager passeranno da 200 a 300 entro la fine del 2012.
«Non illudiamo i cittadini con provvedimenti di breve periodo» sprona Formigoni bocciando il piano di Pisapia e della Provincia. Bloccare gli euro 3 diesel significa «bloccare la vita di un milione di persone che hanno cambiato l’auto da pochi anni per ottenere risultati modesti». Insomma, il gioco non vale la candela. E in Regione lo sanno bene: «Siamo stati i primi a sperimentare il blocco del traffico nel 1998 e le targhe alterne. Ma parliamo di più di dieci anni fa». Poi i provvedimenti sono stati abbandonati perché non producevano risultati reali. «È stato dimostrato che ogni particella di Pm10 resta nell’aria per giorni, se non per settimane - spiega Formigoni - Per cui fermare il traffico non serve ad abbattere le polveri sottili». Da qui la critica a «misure drastiche che non risultano compatibili con le condizioni di vita del terzo millennio».
L’assessore Raimondi sprona comunque a smorzare «l’eccesso di allarmismo» sullo smog e fa notare che «siamo la regione con le emissioni di polveri pro capite più basse d’Europa. Certo, se avessimo il vento di Roma non avremmo problemi di questo tipo. Ma faccio notare che Londra è indietro rispetto a noi. Con i provvedimenti che partiranno oggi la nostra regione sarà una delle grandi aree industrializzate con le emissioni minori in Europa». Altro piatto forte del piano anti smog della Regione sono i treni e l’ingrandimento della rete ferroviaria: i passeggeri negli ultimi dieci anni sono aumentati dell’85% passando da 350mila a 650mila. E si proseguirà su questa strada per creare delle vere alternative all’auto privata.
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