In Regione arrivano i lavoratori Consiglieri e assessori escono

In Regione arrivano i lavoratori Consiglieri e assessori escono

A questo punto mettiamoci un bel cartello: «Chiuso per imminenti elezioni». Il consiglio regionale, proprio mentre si appresta a tagliare in pompa magna il traguardo dei suoi primi quarant’anni, si sforza di dimostrarsi sempre più inutile. Ieri mattina l’ennesima dimostrazione. Ore 10.47, la seduta è iniziata da una mezz’oretta scarsa. Si discutono interpellanze e interrogazioni. Prende la parola Francesco Bruzzone, capogruppo della Lega Nord, ma lo anticipa Ubaldo Benvenuti, consigliere Pd, che fa presente come tra il pubblico ci siano alcuni lavoratori della società Eutelia che chiedono di parlare ai rappresentanti dei gruppi politici e della giunta. Lui stesso chiede che l’udienza venga concessa e il presidente dell’assemblea Mino Ronzitti accetta. Specie in vista delle elezioni, un incontro e un ordine del giorno con tanti begli impegni formali non si negano a nessuno. Il risultato è che l’aula si svuota completamente. Chi va a parlare con i lavoratori e chi va, punto e basta. Basta contare sulle dita per fare l’appello: di 40 consiglieri eletti e pagati, restano in aula in 8. Ma uno è Bruzzone che parla, tre sono i membri dell’ufficio di presidenza, altri due sono di opposizione e due di maggioranza. Della giunta, 11 assessori più Burlando 12, ce ne sono soltanto 2, compreso Giancarlo Cassini, costretto a restare sulla poltroncina perché chiamato a rispondere all’interrogazione: 10 persone, tra consiglio e giunta, su 53.
Facile comprendere il clima che c’è in aula. Il diritto dovere di un consigliere di presentare interrogazioni viene ridicolizzato e offeso. Anche perché Bruzzone, ad esempio, stava chiedendo conto del mancato utilizzo di tre aerei antincendio durante il rogo di settembre. E la cosa si stava facendo spessa, visto che il consigliere di opposizione stava dimostrando all’assessore come il rifiuto all’aiuto (totalmente gratuito) offerto degli aerei, carte alla mano, fosse arrivato in un momento in cui l’emergenza era ancora forte e più mezzi sarebbero stati utilissimi. Ma, appunto, erano discorsi per pochi.
Stessa cosa o quasi, poco prima, quando Gianni Plinio, anche per conto del collega Matteo Rosso, stava dimostrando che le scuse dell’assessore Franco Zunino sull’eccesso di spesa per la «caccia» allo scoiattolo grigio fossero smentite, anche in questo caso, da prove documentali. Perché l’Enpa si era offerta di svolgere lo stesso servizio, sterilizzando gli scoiattoli «invasori» e spedendo 25mila euro anziché 240mila. Rientrati - in parte - gli altri colleghi dall’incontro con i lavoratori il consiglio si è trascinato stancamente anche sui problemi di treni e stazioni. E quasi rischiava di passare inosservata la risposta dell’assessore Enrico Vesco che ha spiegato come chi trova la biglietteria chiusa o con troppa coda, può ora salire in testa al treno e cercare il controllore per evitare anche il supplemento sul biglietto.

E come per Trenitalia siano scattate multe pesanti per ogni biglietteria chiusa in anticipo sull’orario. Cose che interessano, ma ai cittadini. Oggi invece arriverà in aula il piano casa tanto contestato. Forse, lavoratori di turno permettendo, ci sarà qualche consigliere in più.

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