La Regione contro l’Asl Rm-D

L’Asl RmD e la Regione Lazio viaggiano su due binari diversi. Da un lato l’azienda sanitaria guidata da Giusy Gabriele ha dato il via a una campagna di prevenzione rivolta ai pazienti affetti da diabete, che prevede la distribuzione a domicilio del materiale di assistenza integrativa da parte di una società convenzionata. Dall’altro invece la Regione, al fine di contenere la spesa, chiede che la distribuzione del materiale di assistenza integrativa avvenga esclusivamente per tramite delle farmacie territoriali convenzionate.
Le intenzioni della Regione in merito erano note da diversi mesi. Nella deliberazione della Giunta regionale n.124 del 27 febbraio 2007 è stata ribadita l’intenzione di siglare un accordo in questo senso con Federfarma Lazio, Farmacap e le farmacie comunali. L’Asl RmD però non ne ha tenuto conto, e ha imboccato una strada che va nella direzione opposta. Il progetto intrapreso a settembre, con l’obiettivo di prevenire i rischi cardiovascolari nei pazienti che soffrono di diabete, si pone chiaramente in contrasto con le nuove modalità di erogazione caldeggiate dalla Regione per far fronte al piano di rientro del deficit. E così l’accordo sulla distribuzione dell’assistenza integrativa vacilla ancor prima di vedere la luce, compromettendo la corsa furiosa al risparmio.
Alla Pisana non sono però gli unici a essere stati presi in contropiede. L’iniziativa ha disorientato anche gli assistiti, creando loro un disagio di cui avrebbero fatto volentieri a meno. La campagna di prevenzione in atto si basa sull’uso di un particolare prodotto per l’auto-misurazione della glicemia: oltre al materiale integrativo previsto dalla Regione, ai pazienti viene fornito un nuovo dispositivo diagnostico che permette di rilevare anche il livello dei trigliceridi e del colesterolo. Chiamati a utilizzare un’attrezzatura diversa da quella che sono soliti adoperare, in molti hanno risposto con scontento. Chissà poi cosa direbbero se questa strada non portasse alcun vantaggio in termini di assistenza al paziente diabetico.

Tranciante a questo proposito il giudizio espresso dal Gruppo di lavoro regionale sul diabete, che ha definito il progetto varato dalla Asl RmD inappropriato per la prevenzione delle patologie cardiovascolari nei soggetti monitorati, e ha chiamato in ballo l’assessore alla Sanità Augusto Battaglia chiedendo spiegazioni. Il dispendioso braccio di ferro sull’appalto da 9 milioni di euro fra la Regione e la Asl RmD potrebbe essere finalmente arrivato a una svolta.

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