Sei mesi per le Asl per riorganizzare il sistema delle prenotazioni del Cup e per diminuire le liste di attesa. Lo ha deciso la Giunta regionale ieri mattina attraverso una delibera proposta dall'assessore alla Salute della Regione Liguria, Claudio Montaldo sull'erogazione dei livelli essenziali di assistenza e sul diritto di accesso alle prestazioni sanitarie da gestire secondo criteri di trasparenza. «Il ministero - spiega l'assessore regionale alla Salute, Claudio Montaldo - ha chiesto a tutte le Regioni solo un piano preliminare, ma noi abbiamo preferito inserire misure concrete con cui chiediamo alle aziende azioni precise da mettere in atto entro l'anno per ridurre i tempi delle liste di attesa, garantendo un'equità di accesso alle prestazioni».
Tra i punti essenziali della delibera: il diritto di accesso alle prestazioni sanitarie in base alle priorità cliniche, chi è più grave deve essere maggiormente garantito e poter accedere prima ai servizi. In casi gravi la prestazione deve essere erogata entro 10 giorni, 30 - 60 giorni per prestazioni la cui tempestività non influenza significativamente la prognosi, 180 giorni per esami che possono essere programmati in un arco maggiore di tempo, perché il dolore, la disfunzione o la disabilità non influenza la prognosi. A questo si aggiunge il divieto per le Asl di chiudere le prenotazioni, se non per motivi tecnici quali una rottura di macchine, ma anche nel caso della sospensione del servizio, l'operatore Asl dovrà comunque accettare la prenotazione del cittadino, pena una multa dai 1.000 ai 6.
«La definizione dei percorsi diagnostici terapeutici assistenziali per le patologie croniche a più alta incidenza regionale - spiega l'assessore Montaldo - sarà la modalità organizzativa da seguire».
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